Kintsugi filosofia e metafora: le fratture arricchiscono

Kintsugi filosofia
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La filosofia del Kintsugi, l’antica pratica giapponese di riparare i vasi rotti con oro liquido, porta con sé un messaggio di rinascita e compassione: le fratture arricchiscono.

filosofia Kintsugi
Kintsugi Filosofia

Siamo abituati a gettar via tutto quello che si rompe, a cercare il nuovo, a rimpiazzare facilmente il vecchio.

E, allo stesso modo, siamo abituati a pensare che le persone che abbiano vissuto traumi o esperienze negative hanno qualcosa in meno rispetto ad altre.

Eppure, e come sempre, c’è un altro modo di vedere.

In un vaso che si rompe, secondo la filosofia del Kintsugi, risiede l’opportunità di aumentarne la bellezza e il valore.

In un persona che si rompe, a causa di un trauma, un fallimento o una malattia, risiede l’opportunità di temprare la propria personalità.

Kintsugi filosofia di vita

Non esistono persone che non sono rotte in qualche modo.

Chi più chi meno, tutti abbiamo subito una perdita, vissuto un rifiuto, una mancanza di attenzione o amore.

Le fratture che ci contraddistinguono non devono essere per forza evidenti e non devono avere per forza conseguenze drammatiche.

Come si evince leggendo le varie tipologie di personalità del sistema dell’Enneagramma, la nostra personalità è spesso definita dai piccoli e grandi traumi dell’infanzia, da fratture invisibili che riflettono l’assenza genitoriale o la percezione di essere poco amabili.

Nella filosofia Kintsugi questi traumi sono le fratture e noi siamo i vasi.

Così come i vasi possono essere riparati con l’oro liquido e diventare così più preziosi, noi esseri umani possiamo riparare le nostre ferite interiori con l’amore e la comprensione, accogliere le nostre debolezze e le nostre fratture emotive per diventare più forti e più sani di prima.

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L’arte del Kintsugi in pratica

Così nel mondo del Kinsugi filosofia e praticità si incontrano.

L’idea della bellezza diventa l’atto stesso di rendere gli oggetti più belli, non soltanto la sua contemplazione.

L’idea di unicità diventa rispetto per la funzione delle cose e l’attaccamento a loro.

Per riparare oggetti di ceramica basta creare un liquido denso composto da colla bicomponente e polvere dorata e poi applicare il composto alle fratture in modo che sia visibile.

Usare oro liquido è una metafora perfetta per rappresentare il valore prezioso del prestare attenzione alle cose e dell’averne cura.

E porta anche ad avere benefici più ampi.

Kintsugi filosofia: imparare ad amare le imperfezioni

Smettendo di buttare e imparando ad aggiustare non solo risparmiamo e limitiamo l’impatto ambientale del nostro consumismo sfrenato, ma sviluppiamo una sensibilità pratica che possiamo poi usare con le persone e con noi stessi.

La filosofia di base del Kintsugi, infatti, insegnandoci a non giudicare i difetti, ci insegna anche a non giudicare le persone per le loro imperfezioni.

Sarebbe troppo facile usare le insicurezze degli altri come pretesto per mollarli, o usare le nostre mancanze come scusa per piangerci addosso e sentirci vittime.

Esattamente come sarebbe facile buttare un piatto che si è rotto.

Ma facile, spesso, vuol dire controproducente a lungo termine, e chi segue la via più facile potrebbe scoprire un giorno di non aver imparato a vivere veramente.

Perché è bello riparare gli oggetti, ed è bello dare una seconda opportunità alle persone; dare una seconda, e una terza, e una quarta opportunità a noi stessi.

La filosofia del Kintsugi, come molte filosofie di origine orientale, porta così ad avere un aumento di pazienza che si trasforma in maggiore fiducia in sé stessi, promuove un atteggiamento di rispetto, di umiltà e di empatia.

È una filosofia che insegna a dare più valore alle cose e alle persone, che porta, in definitiva, a pensare prima di parlare

Perché così come può capitare di rompere qualcosa a causa della distrazione, può succedere di ferire qualcuno usando parole scelte senza cura e considerazione per il suo benessere.

Kintsugi filosofia

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Kintsugi metafora e messaggio principale

Per riassumere, chiudiamo con la lezione principale della filosofia del Kintsugi e la sua metafora: le fratture arricchiscono le persone rendendole uniche.

Le persone sopravvissute a traumi ed eventi negativi acquistano forza e bellezza come degli oggetti riparati con oro liquido.

I segni delle loro ferite diventano degli abbellimenti che li rendono speciali e indistinguibili.

Ma questa verità ha una doppia valenza perché seppur bisogna accettare le proprie fratture emotive bisogna prestare attenzione alle fratture emotive degli altri cercando (soprattutto) di non crearne altre.

Questo modo di vivere è l’essenza di una vita non violenta, di un’umanità condivisa e del rispetto reciproco.

E il rispetto è fondamentale per essere una presenza positiva nel mondo: è la caratteristica che marca la linea di demarcazione tra chi crea armonia e chi crea disarmonia, tra chi migliora la vita altrui e chi, forse involontariamente, la peggiora.

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L’antica arte del Kintsugi, sviluppata in Giappone a partire dal quindicesimo secolo, consiste nell’utilizzare un metallo prezioso per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica rotto, rendendolo così un’opera d’arte unica ed evidenziandone le crepe anziché nasconderle.

La filosofia profonda del Kintsugi, però, va ben oltre la semplice pratica artistica, e ci parla di guarigione e resilienza.

Riparato con cura, l’oggetto danneggiato pare accettare e riconoscere i propri trascorsi e paradossalmente diventa più forte, più bello, più prezioso di quanto non fosse prima di andare in frantumi.

Una metafora che, dipanandosi, illumina di nuova luce ogni processo di guarigione, riguardi esso una ferita fisica o emotiva.

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