Cos’è l’ego e perché è importante distaccarsene

cos'è l'ego
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Per capire cos’è l‘Ego – sulla base del significato attribuito dalla Natural Success Academy di William Whitecloud – partiamo da uno scenario immaginario.

Cos’è l’ego? Lo scenario della barca alla deriva

Sei insieme ad altre persone su una barca nel bel mezzo dell’oceano pacifico.

In totale siete in 8 ma c’è posto solo per 7: se continuate a navigare con il peso in più rischiate di affondare.

Uno di voi deve sacrificarsi per aiutare il gruppo a sopravvivere, e per scegliere chi sarà si decide di votare.

Prima della decisione finale, però, ogni persona avrà la possibilità di fare un ultimo appello ai compagni, esponendo i motivi per cui pensa di poter essere indispensabile alla sopravvivenza degli altri.

Dopo che tutti avranno spiegato cosa li rende utili, si procederà alla votazione e la maggioranza deciderà chi deve abbandonare la barca. 

Cosa diresti quando viene il tuo turno? In che modo saresti utile agli altri? Quali qualità ti renderebbero indispensabile? 

Saper rispondere onestamente a queste domande vuol dire essere consapevoli del proprio valore.

Non essere in grado di rispondere o, peggio, provare a farlo con la manipolazione, può voler dire essere disconnessi da sé stessi.

Una prima distinzione tra Ego e Io giace proprio nella relazione che ognuno di noi ha con il percepito valore e importanza personale.

Cos’è l’ego? La radice è nell’infanzia

Un persona che non conosce il proprio valore proverà a costruirlo attraverso riconoscimenti esterni o concentrandosi sull’ottenere l’ammirazione altrui, e si convincerà di avere importanza a prescindere dal reale merito.

Ma prendiamo un caso ipotetico.

Un personaggio con amicizie altolocate viene incaricato di coprire la posizione di Direttore Sanitario senza concorso e senza le dovute qualificazioni; orgoglioso dell’incarico si insedia nel suo ufficio e si mette a lavoro ma, dopo appena qualche anno, iniziano a piovere segnalazioni e denunce. 

Perché quest’uomo ha accettato un lavoro per cui non era qualificato, per passione o per il desiderio di prestigio?

Ed è il suo obiettivo di ricoprire quel ruolo parte di una verità personale o di una finzione auto-costruita?

Prima di speculare sulle possibili risposte andiamo indietro. Andiamo all’infanzia, non solo quella dello sfortunato direttore, ma quella di tutti noi. 

cos'é l'ego
cos’è l’ego

Quando siamo piccoli la vita è un po’ come stare su quella barca di cui parlavamo prima.

Solo che al posto di dimostrare che siamo utili dobbiamo fare in modo di ottenere amore, perché è l’amore l’unica cosa che ci sfamerà, vestirà e terrà a galla in quella fase.

Per poter ottenere amore allora sviluppiamo una strategia, un ruolo che servirà a darci la sicurezza di cui abbiamo bisogno.

Chiameremo questo ruolo Ego.

L’ego è dunque l’insieme di convinzioni su noi stessi sviluppate al fine giustificare la nostra richiesta di amore e attenzione.

Ipoteticamente, a livello dell’Ego il direttore sanitario credeva di meritare una posizione di rilievo, perché in passato ha imparato che l’unico modo per essere accettati (per essere amati) è essere posizionati al di sopra degli altri.

Per lui conta ben poco che egli abbia talento o passione per il suo lavoro, o che qualcun altro possa essere più qualificato di lui.

Quando è l’ego a dirigere le nostre scelte di vita saremo incentrati a ricevere qualcosa che crediamo di non avere, invece di dare qualcosa che abbiamo. 

La persona che vive nel suo ego rimane dunque in uno stato infantile, vivendo nella convinzione di meritare più degli altri e agendo con poca (o nessuna) considerazione per il prossimo.

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Distaccarsi dal proprio Ego, individuare cos’è l’Io

C’è la possibilità di distaccarsi dal proprio ego e iniziare a vivere seguendo un orientamento superiore del proprio essere.

Chiamiamo questo orientamento L’Io.

  1. L’Io è tutto ciò che sei al di là del condizionamento del tuo passato, della tua cultura e della tua famiglia;
  2. L’Io è tutto ciò che sei quando in te non esiste più la paura di non essere accettato dagli altri;
  3. L’Io è tutto ciò che sei quando vivi sulle fondamenta dell’amore per qualcosa che è già dentro di te. 

Se vogliamo vivere una vita piena, lo scopo di tutti noi è capire cos’è l’ego per noi e poi compiere il passaggio dal mondo dell’Ego al mondo dell’Io, tornando a essere uno con noi stessi. 

Sia l’Ego che l’Io sono due strumenti, due veicoli.

Entrambi hanno lo scopo di condurci alla felicità, solo che uno può riuscire a farlo mentre l’altro no. 

Non è un caso che le persone con un grande Ego non siano mai soddisfatte, che siano spesso considerate ego-iste, che siano sempre alla ricerca di qualcosa in più.

Vivere nell’Ego vuol dire vedere il mondo come qualcosa che è al servizio del nostro benessere, vivere nell’Io significa mettersi al servizio del mondo. 

Con questa nuova consapevolezza ritorniamo alle domande di prima. 

Se fossi su una barca alla deriva nell’oceano pacifico e ti venisse chiesto di convincere i tuoi compagni a non abbandonarti cosa diresti? In che modo saresti utile agli altri? Quali qualità ti renderebbero indispensabile?

Senza entrare nel merito delle miriadi di risposte possibili consideriamo il modo in cui risponderebbero due persone: una orientata dall’Ego e una orientata dall’Io.

Ego

  • Vorrà provare agli altri tutto quello che sa fare, distorcendo i fatti se necessario;
  • Userà principalmente il pronome personale “io”, con cui inizierà ogni frase;
  • Il discorso sarà incentrato principalmente su di lui o lei;
  • Se non avrà contenuti con cui convincere il gruppo a salvarlo proverà invece a impietosire;
  • Parlerà di una condizione di salute o una debolezza che meriterebbe un atteggiamento clemente e compassionevole da parte dei compagni;
  • In ogni caso sarà percepibile una sottile forma di disperazione dal suo tono di voce e dal suo atteggiamento, in quanto l’obiettivo principale dell’Ego è la salvazione dalla morte, la sicurezza da un pericolo.
cos'é l'ego

Io

  • Parlerà con calma e sicurezza. Il suo discorso non sarà una presentazione o un monologo;
  • Egli non proverà a vendersi o a suscitare pietà. Al contrario, la persona che ha scoperto il suo Io porrà maggiore attenzione al di fuori di sé;
  • Farà domande agli altri per capire quali sono i bisogni del gruppo, agirà da leader mettendo in discussione la scelta stessa di abbandonare qualcuno in mare;
  • Proverà a trovare soluzioni alternative e, facendolo, mostrerà agli altri le sue qualità, mostrerà il suo valore agendo, non con le parole;

Cos’è l’ego: conclusioni

Tornando alla vita reale. 

Nessuno di noi è completamente orientato dall’Ego o completamente orientato dall’Io.

Ci saranno circostanze in cui una parte sarà più prominente dell’altra ma, in generale, sono due spinte che sono presenti, a vari livelli, in ogni essere umano. 

Saperle distinguere aiuta a non sprecare tempo in lavori e relazioni che servono solo a darci un falso senso di autostima e a trovarne altri che nutrono la nostra anima, il nostro vero Io.

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