Capire se stessi è un privilegio raro, prerogativa di chi ha avuto tempo e pazienza per un po’ di sana auto-riflessione o di chi nasce già con le idee chiare in testa.
Per il resto di noi, o per coloro che danno un minimo di importanza alla propria crescita personale, non resta altro da fare che affidarsi all’esperienza e alla saggezza altrui, possibilmente attraverso la lettura.
Leggere può davvero aiutare a capire se stessi?
Avendo la passione per la scrittura è questa una domanda costante che mi pongo… può la lettura aiutare a capire se stessi?
O meglio, come può uno scrittore toccare la sensibilità di lettori sconosciuti e aiutarli a crescere?
La risposta è forse troppo complicata.
Personalmente, però, mi accontento della convinzione che il semplice confronto con le idee di un’altra persona, che siano queste nella vita reale o attraverso le pagine di un libro, sia di per sé abbastanza a facilitare l’auto-scoperta.
In fondo bastano poche pagine, o persino una singola frase, a risolvere nodi mentali che si trascinano da tempo.
A volte intuisci la soluzione a un problema ma non la sai veramente fino a quando non riesci a esprimerla con parole chiare, le parole di uno scrittore per l’appunto.
È così che la lettura aiuta una qualità fondamentale delle relazioni umane, una qualità che si chiama assertività.
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Cos’è l’assertività
L’assertività è la conseguenza naturale del capire se stessi, ed è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e i propri bisogni, senza offendere o aggredire l’interlocutore.
Essere assertivi ha a che fare con la comprensione di noi in relazione agli altri, una compartecipazione di sentimenti, azioni e scopi che si allineano con il nostro contesto sociale per raggiungere il fine ultimo del rispetto reciproco.
Gestire questa libertà senza aggredire il prossimo richiede sensibilità e allenamento.
Non è sempre facile essere assertivi visto che spesso tendiamo a dire le cose senza pensare all’impatto che potrebbero avere sugli altri.
Per questo capire, e comunicare, se stessi è fondamentale a evitare di ferire gli altri con parole sbagliate dette al momento sbagliato.
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5 letture per capire se stessi e aumentare l’assertività
Adesso voglio parlare di 5 libri che mi sono particolarmente cari, perché mi hanno svelato una parte di me che non conoscevo o mi hanno insegnato a esprimere meglio le mie emozioni.
Sono dei libri che parlano del rapporto con la felicità, con il successo e con gli altri.
La loro attenta lettura e applicazione potrebbe portare, oltre a una migliore comprensione di se stessi, a una miglior fiducia, serenità e relazioni interpersonali.
1. L’arte della felicità
Del Dalai Lama con Howard C. Cutler, il libro è una raccolta di dialoghi tra il monaco tibetano e e il giornalista psichiatra esperto nella scienza della “felicità umana”.
Lo scopo è raccontare come l’uomo con la sua attitudine alla vita possa raggiungere il benessere e la pace, partendo da concetti orientali, applicabili al sistema occidentale, più pragmatico e materiale.
Questa lettura per me è stata una rivelazione: libro capace di farmi riflettere sul significato della vita, mi ha aiutato a gestire rabbia, odio, avidità, per lasciare spazio a gentilezza, tolleranza e generosità.
Come questo libro mi ha aiutato a capire gli altri
Ricordo che quando lo leggevo per la seconda volta avevo appena cambiato lavoro e tra i colleghi c’era una donna del doppio dei miei anni.
Fin da subito si vedeva che aveva una forte propensione a prevalere sugli altri, senza accettare idee diverse, ma presentando la sua come la migliore (anche se spesso si rivelava la peggiore).
Quando mi capitava di doverci lavorare insieme era sempre critica in tutto e manifestava il suo dissenso in modi poco “carini”.
Più che irritarmi, la cosa ha cominciato a farmi riflettere: possibile che una persona sia sempre arrabbiata con il mondo?
Così ho voluto provare ad applicare gli insegnamenti del libro con lei: era la prima volta che applicavo ciò che leggevo e volevo vedere se davvero funzionasse.
Nei momenti di “buona” cominciai a parlarle, raccontando di me, aprendo la mia vita e i miei pensieri, intenzionato a instaurare un rapporto vero.
Dopo del tempo notai che anche lei si apriva di più e, conoscendoci sul piano personale, il lavoro divenne più leggero e piacevole.
Quella rabbia che aveva dentro non è mai sparita, ma lei divenne più serena e a poco a poco anche i rapporti con tutti gli altri colleghi migliorarono.
Alla fine furono proprio le parole del Dalai Lama che mi aiutarono a capire meglio lei e me stesso…
Ordina su Amazon…Ogniqualvolta incontro una persona, mi avvicino a lei tenendo presenti le cose fondamentali che abbiamo in comune.[…] Tutti nasciamo allo stesso modo, e tutti moriamo. Tutti cerchiamo la felicità. […] Se […] parto dall’ottica delle caratteristiche comuni, sento di incontrare una persona uguale a me.
Dalai Lama
2. Come trattare gli altri e farseli amici
Di Dale Carnegie, si tratta di un manuale molto pratico, ricco di esempi di relazione tra persone diverse.
Va a toccare temi come l’amore, il lavoro o le amicizie, il rispetto verso gli altri e come diventare “amico” delle persone, senza cadere in persuasioni da “guru da quattro soldi”.
Leggendolo e applicandolo potrai davvero vivere l’esperienza di toccare l’animo degli altri, sviluppando le tue doti di sana persuasione, utilissima quando vuoi far valere una tua idea senza passare per l’arrogante di turno.
Già dalle prime pagine si può capire l’obiettivo del libro in una frase rappresentativa:
Quest’ indagine ha rivelato che la cosa che interessa di più alla popolazione adulta è la salute, al secondo posto ci sta la gente: come comprendere la gente, come starci assieme, come indurla a diventare simile a te, come convincerla a pensarla come la pensi tu.
Questo libro, oltre ad essermi stato utile per approcciare una discussione o una relazione in modo più completo, si è rivelato efficace nella ricerca di lavoro.
Nella prima parte, che tratta delle “Tecniche fondamentali per trattare con la gente”, viene raccontata la storia di una donna che dovette lasciare un lavoro in banca per trasferirsi a Phoenix per motivi familiari.
Nel tentativo di ottenere un colloquio di lavoro, stilò una lettera di presentazione in cui provava a convincere chi leggeva di essere la persona adatta per il ruolo.
Seguendo le linee guida del libro, non incentrò il discorso su di sé, ma su ciò che poteva desiderare la banca a cui scriveva, mettendo in primo piano le loro esigenze e proponendosi come risorsa per accrescere il loro successo.
Inutile dire che un approccio del genere ha molte più possibilità di ottenere una reazione positiva rispetto a strategie molto più auto-centrate.
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3. Pensa ed arricchisci te stesso
Di Napoleon Hill, un libro scritto negli anni ’30 e ancora molto attuale.
Perché?
Fondamentalmente perché è un libro di storie di persone normali, che hanno scelto di camminare su sentieri diversi da quelli seguiti dai più, con l’inevitabile conseguenza di raggiungere obiettivi speciali.
Anche in questo caso si punta sull’importanza dei propri pensieri e delle azioni che ne derivano, mettendo a fuoco i propri desideri senza prevaricare in modo assoluto sull’altro.
Una storia che mi ha colpito è quella di un guerriero che porta i suoi soldati a combattere un potente nemico.
Il giorno della battaglia, sbarcando sulle rive nemiche, il guerriero ordinò ai soldati di bruciare tulle le barche e si rivolse a loro dicendo:
Vedete bene che le barche sono in fumo. Ciò significa che non possiamo più andarcene vivi da queste sponde, se non in caso di vittoria! Non abbiamo altra scelta: vincere o morire!
E i soldati vinsero!
Riuscirono a prevaricare sul nemico perché il loro comandante li aveva messi in una posizione in cui non si poteva tornare indietro.
L’autoconvinzione, come l’auto-indotta fiducia in se stessi, può essere uno strumento potente.
Noi siamo quello che crediamo di essere e “vinciamo” quando ci vediamo vincitori.
Questo Hill lo sapeva bene e ha voluto raccontarci come aumentando le credenze positive su noi stessi possiamo raggiungere il successo in qualunque campo. Basta mettersi in gioco e credersi dei vincenti!
Ordina su AmazonNon esistono limiti alla mente, se non quelli che le imponiamo.
4. Il monaco che vendette la sua Ferrari
di Robin S. Sharma, narra la storia di Julian Mantle, arrivista avvocato di successo con l’ossessione di prevalere sugli altri a qualsiasi costo, gloriandosi in beni materiali come può essere una Ferrari.
A seguito di un infarto, però, il nostro avvocato si ferma, vende tutto e si ritira sull’Himalaya per imparare i “sette passi per una vita illuminata” che, tornato in occidente, si impegnerà a raccontare.
Per chi non avesse letto ancora il libro non mi dilungherò molto per evitare di rovinare quella che può essere una lettura davvero illuminante.
Mi limito dunque a riportare i sette punti per ispirarti nel leggere questo romanzo di vita.
1 – Controlla la mente;
2 – Persegui il tuo scopo;
3 – Pratica il kaizen;
4 – Sviluppa l’autodisciplina;
5 – Rispetta il tuo tempo;
6 – Aiuta disinteressatamente gli altri;
7 – Vivi il presente.
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5. Le coordinate della felicità
Chi almeno per una volta non ha sognato di vivere una vita in giro per il mondo, facendo il lavoro che più ama e condividendo le proprie esperienze con la propria metà?
Scommetto che chi l’ha fatto si è anche chiesto immediatamente: “Come posso farlo?”
Gianluca è un ventenne che lascia l’università per trovare il suo come e dopo otto anni si ritrova a vivere la vita che ha sempre desiderato.
Scrivere e viaggiare!
Il libro è la sua storia, da quando ha iniziato a sentire che c’era qualcosa che non andava nel suo modo di vivere fino al momento in cui riuscì a cambiare vita facendo quello che gli piaceva.
La cosa bella di Gianluca è che ha aperto la sua mente e il suo cuore al diverso, alle nuove esperienze e alle paure, cercando ogni volta di migliorarsi e adattarsi a circostanze diverse.
Ordina su AmazonNon possiamo aspettare di ricevere qualcosa, dobbiamo essere noi i primi a dare qualcosa agli altri.
Gianluca Gotto
Cosa ho imparato da questi libri
Leggere è come viaggiare nella testa di chi scrive.
Puoi scoprire nuove idee e nuovi modi di pensare che possono sicuramente arricchire la tua vita.
Questi sono i 5 insegnamenti che hanno impreziosito la mia:
- Immedesimarmi di più nell’altro e affrontare gli stati mentali negativi, nutrendo ciò che di positivo c’è nelle altre persone, per costruirmi una vita serena in pace con il mondo.
- Approcciarmi alle relazioni esterne con più sensibilità, vedendo l’altro come risorsa e non come un ostacolo, come un alleato e non come un nemico.
- Avere più fiducia nelle mie capacità e affrontare gli ostacoli della vita con lucidità e armonia.
- Esplorare la mia anima alla ricerca di concetti profondi da impegnare nel quotidiano.
- Vedere che tutto è possibile con disciplina e fede verso ciò che vuoi cambiare di te e degli altri.
Leggere, capire se stessi e… agire
Spesso ho sentito l’espressione: “un libro ti può cambiare la vita”, ma non l’ho mai realmente capito fino a che non ho imparato davvero a leggerne uno.
In passato mi godevo le ore di lettura e finita l’ultima pagina cominciavo subito un altro testo voglioso di imparare di più, ricercando nella sola lettura quell’informazione che avrebbe dato una svolta.
Ma questo non è avvenuto, non per un problema dei libri, ma del modo in cui li leggevo.
Sembrerà assurdo ma non avevo mai pensato di poter applicare le nozioni che imparavo.
Pensavo che per capire se stessi bastasse ingurgitare informazioni, quando invece la parte più importante della lettura avviene dopo aver chiuso il libro, quando si testa un concetto nella vita reale.
Grazie a libri come quelli che ho menzionato, oggi sono molto più calmo e riflessivo, maggiormente in grado di ritrovare il mio equilibrio dopo eventi destabilizzanti.
Quando devo prendere decisioni impulsive c’è sempre un fondo di pace e sicurezza emotiva che mi permettono di essere a mio agio, con il risultato che spesso “tutto va a finire bene”.
Cosa che non è semplice fortuna.
È solamente un modo nuovo di essere protagonisti della propria storia, di vedere il resto del mondo come una fonte di crescita individuale.
“Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare, non in ciò che è capace di prendere”
Albert Einstein