Come ottenere il meglio da sé e dagli altri (titolo inglese Unlimited Power) è forse il libro più famoso di Tony Robbins, la cui prima edizione risale al 1986.
Tra queste pagine l’autore offre strumenti e tecniche pratiche per massimizzare il proprio vero potenziale.
Per Tony, infatti, ognuno di noi dispone di un potere illimitato, e questo potere è l’abilità di produrre risultati desiderati creando valore per gli altri nel frattempo.
Chi è Tony Robbins
Anthony Robbins è uno tra i più famosi life coach e formatori al mondo.
È un esperto nella programmazione neuro linguistica (PNL) e ha scritto numerosi libri di self-help (auto-aiuto).
Milioni di persone in America e anche nel resto del mondo hanno stravolto in modo positivo le loro vite grazie ai suoi corsi, eventi e libri.
Maestro e autorità nel campo dello sviluppo personale, nei suoi seminari Robbins insegna a:
- raggiungere i propri obiettivi, soprattutto quelli più ambiziosi;
- liberarsi dalle paure che ci frenano nella strada verso il successo;
- ottenere e mantenere costantemente un ottimo stato fisico e mentale;
- gestire le proprie finanze e migliorare il proprio rapporto con il denaro.
Secondo Robbins, raggiungere obiettivi è un’arte e, come tale, può essere insegnato, imparato e messa in pratica in ogni ambito.
I suoi libri sono veri e proprio manuali pratici su come raggiungere il successo.
Non si può finire un libro di Tony Robbins e non sentire una spinta a fare qualcosa di drasticamente diverso.
Le sue parole portano a capire che realmente tutto è possibile e che il fallimento non è prova inconfutabile di inettitudine, ma spesso il risultato di una visione limitata delle proprie reali capacità.
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I 5 concetti chiave di Come ottenere il meglio da sé e dagli altri
In Come ottenere il meglio da sé e dagli altri Tony spiega che spesso ci sentiamo scoraggiati e demotivati perché interpretiamo in modo negativo gli eventi e le circostanze.
Il primo concetto chiave del libro è dunque che il modo in cui ci sentiamo non è il risultato di ciò che ci accade ma della interpretazione di ciò che ci accade.
Chiunque può sbagliare, essere licenziato, bocciato, rigettato, ignorato.
La differenza tra chi si abbatte e chi si rialza in piedi per continuare a lottare sta nel significato che viene dato agli eventi indesiderati.
Il secondo concetto chiave del libro è poi la corretta comunicazione.
Secondo Robbins, il modo in cui comunichiamo con noi stessi e con gli altri determina la qualità delle nostre vite.
Se a seguito di una mancata promozione a lavoro dirai a te stessa di essere una persona inconcludente finirai per scoraggiare ogni sforzo futuro.
Di contro, se usi, con te stessa e chi ti sta intorno, parole rassicuranti e positive manterrai alta la motivazione e la fiducia.
E qui arriviamo al terzo concetto chiave di Come ottenere il meglio da sé e dagli altri:
Per ottenere una qualità di vita straordinaria è necessario mettere sé stessi in uno stato mentale propedeutico all’azione.
La nostra attitudine mentale nei confronti dei nostri obiettivi è a dir poco fondamentale.
Questa è determinata dal modo in cui parliamo di quello che vogliamo ottenere, dalla sicurezza con cui affermiamo di voler fare qualcosa.
Il quarto concetto chiave del libro è rappresentato dall’importanza delle convinzioni e delle credenze.
Ci sono convinzioni che supportano il raggiungimento di obiettivi e altre che non lo fanno, che limitano il nostro raggio d’azione.
Per esempio, che possibilità ha di successo nel mondo finanziario una persona che è convinta che il denaro sia qualcosa di sporco e negativo?
Oppure, se una persona crede, pur non ammettendolo, di non avere talento musicale che probabilità avrà di diventare un musicista affermato?
Per Robbins quello che crediamo determina il modo in cui viviamo e la qualità delle nostre vite.
Allora può risultare particolarmente utile trovare una risposta sincera a questa domanda, che racchiude il quinto concetto chiave del libro:
Che cosa proverei a fare se avessi la certezza di non poter fallire?
Il segreto per il successo
Molte persone non fanno nulla perché sono bloccate dal pensiero di non valere e dall’idea che siano destinate a perdere.
Coloro che fanno (e che riescono) invece pensano alle possibilità di riuscita prima di intraprendere qualsiasi cosa e sono accomunate da un unico fondamentale elemento: l’azione.
L’azione produce risultati, è il segreto del successo in quanto trasforma l’idea in realtà, insegna a essere efficaci e indipendenti.
Nessuno ha mai raggiunto nulla di significativo nella vita senza agire e ovunque troveremo insoddisfazione troveremo una qualche forma di incapacità ad agire.
È dunque necessario studiare il modo di pensare e di agire di chi ha ottenuto grandi risultati o, meglio ancora, avere dei mentori che ci guidino nel percorso di emancipazione dalle nostre insicurezze.
Robbins chiama questa pratica modellamento e nel suo libro scrive:
Se desiderate otter il successo, non dovete far altro che trovare un modo di imitare coloro che sono già riusciti ad assicurarselo. In altre parole, dovete scoprire quali azioni hanno intrapreso, e più specificamente come si sono serviti del loro cervello e del loro corpo per produrre i risultati che voi intendete duplicare.
L’impatto delle convinzioni
Come si accennava prima, la qualità della nostra vita è altamente influenzata dal modo in cui comunichiamo e da ciò in cui crediamo.
Non può esserci azione se non si ha un minimo di fiducia nella buona riuscita di ciò che si intende fare.
E non può esserci risultato senza azione.
Ne consegue che:
- ogni obiettivo può essere raggiunto grazie alle giuste azioni;
- le giuste azioni derivano dalle giuste abitudini di pensiero;
- le giuste abitudini di pensiero derivano dalle giuste convinzioni.
Questo è un concetto contenuto in molti libri di crescita personale:
se si vuole cambiare la propria vita e ottenere risultati diversi rispetto a quelli ottenuti finora bisogna fare qualcosa di diverso, imparare a credere in qualcosa di diverso.
È vero che le nostre credenze vengono dall’ambiente in cui siamo cresciuti, dagli eventi, grandi e piccoli, della nostra vita, dalla conoscenza acquisita e dalle esperienze.
Ma è anche vero che il rapporto tra ciò che viviamo e ciò che pensiamo non è solo di causalità.
Piuttosto, è una relazione di concausalità.
Le circostanze e gli eventi influenzano le convinzioni che, a loro volta, influenzano le circostanze e gli eventi.
È un gatto che si morde la coda in sostanza, un circolo vizioso che può essere interrotto solo se si cambia modo di pensare e di credere.
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La responsabilità personale
Un’altro dei motivi principali per cui spesso non si agisce è la convinzione che dipenda tutto da qualcun altro o da qualcosa al di fuori del nostro controllo.
Beh, Tony sottolinea che tutti i grandi leader operano sulla base dell’idea che sono loro stessi a creare il loro mondo.
La frase che si sente dire è “sono io il responsabile, me ne occupo io”.
Nulla ha più impatto su di noi e la nostra realtà che il potere che diamo ai nostri pensieri giornalieri.
Se credi che il motivo per cui sei disoccupato sia la crisi o il governo, hai ragione.
Se credi di non avere le abilità necessarie a ottenere il lavoro dei tuoi sogni, hai ragione.
Qualsiasi cosa in cui credi, hai ragione.
Non perché lo dico io o Tony Robbins, ma perché tu stesso farai in modo di confermare, con le tue azioni e non-azioni, tutte le verità a cui hai scelto di credere.
Nota finale su come ottenere il meglio da sé e dagli altri
Per concludere, non si può risolvere nessun problema o migliorare nessuna situazione di vita utilizzando lo stesso modo di pensare che ha creato il problema o la situazione di vita.
È fondamentale capire che la responsabilità è solo nostra, e che si deve cambiare anche le credenze più profonde se si vuole creare una realtà diversa da quella in cui ci si trova oggi.
E non è cosa facile.
Cambiare le convinzioni che abbiamo formato sin dall’infanzia è tra le cose più difficili in assoluto ma, al tempo stesso, ciò che ha il maggior potenziale di dirottare il corso del nostro destino.
Robbins spiega quanto sia importante, in questo lungo e difficile viaggio, essere costantemente motivati ed energici per affrontare imprevisti e ostacoli.
È molto semplice accontentarsi di quello che viene o biasimare gli altri per quello che non va.
Questa è la mentalità di chi vive nell’insoddisfazione e quanto di più opposto ci possa essere allo spirito del libro.
Per ottenere il meglio da sé e dagli altri bisogna volerlo, bisogna cioè voler cambiare sé stessi in primis per poi cambiare le relazioni e le circostanze.
La natura ci ha dotati tutti delle stesse facoltà neurologiche e la differenza tra chi ottiene successo e chi no sta semplicemente nell’intensità con cui si desidera impegnarsi per superare i propri limiti.
Nessun miliardario o talento affermato è arrivato dov’è senza fatica.
Non esiste storia di traguardi raggiunti senza un accenno al sudore che è costato, alla lotta contro le proprie paure e incertezze.
Chi non è disposto ad ammettere di aver qualcosa da superare vivrà per sempre le stesse esperienze, come in un disco che si ripete.
Chi invece capisce l’importanza di riconoscere la propria responsabilità personale e agisce in modo efficace potrà ottenere non solo il meglio da sé e dagli altri, ma anche il meglio che la vita ha da offrire.