10 modi per affrontare e superare il senso di colpa nelle relazioni

senso di colpa
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Liberarsi dal senso di colpa, soprattutto se patologico, è un obiettivo che richiede un minimo di consapevolezza e lavoro su di sé.

Se la colpa che sentiamo è sganciata da sbagli obiettivi potrebbe essere il frutto di un conflitto interiore e di un rapporto di disistima nei confronti di sé stessi.

Prima di vedere cosa possiamo fare per superarlo dobbiamo allora capire l’origine del senso di colpa e imparare a distinguerlo da emozioni simili… come la vergogna.

Senso di colpa e vergogna: la differenza

Non è detto che ogni volta che commettiamo un errore dobbiamo vergognarci di noi stessi, così come non è detto che il senso di colpa ci debba portare a disfare il buono che c’è in noi.

Il sentirsi in colpa è attribuibile a singole azioni, mentre la vergogna è un sentimento che riguarda l’intera personalità.

In genere ci vergogniamo di noi stessi perché non sentiamo di avere le qualità che desidereremmo avere o non abbiamo imparato ad apprezzare quello che siamo veramente.

Il senso di colpa sarebbe qui una conseguenza del nostro conflitto interiore, ma non la causa.

In generale, dunque, si può provare senso di colpa senza vergogna ma difficilmente si prova vergogna senza senso di colpa.

Leggi anche: L’invidia e le sue insidie: 4 consigli per smettere di paragonarsi agli altri

Il senso di colpa nelle relazioni

Prima di chiederci come possiamo liberarci dal senso di colpa dobbiamo chiederci se questo sia legato al nostro comportamento in una relazione specifica oppure generato dalla vergogna nei confronti di noi stessi.

In quest’ultimo caso non basterebbe provare a rimediare un torto, ma ci sarebbe bisogno di un lavoro di scoperta personale più intenso (possibilmente fatto con l’ausilio di terapia o life coaching).

Se invece si tratta di un senso di colpa legato a una relazione specifica possiamo iniziare a superarlo comprendendo meglio la natura della relazione stessa.

Senso di colpa verso i genitori

Lo dice anche la Bibbia, i genitori vanno amati e onorati perché (nella maggior parte dei casi) ci hanno messi al mondo e dato ciò che ci serve per sopravvivere.

Il problema è però che non è sempre facile amare i propri genitori, soprattutto quando le loro azioni compromettono il nostro benessere.

Anche se da piccoli tendiamo a vederli come supereroi, la cruda verità è che i genitori sbagliano, come chiunque altro.

Sarebbe contro-produttivo pensare di poter essere in debito con loro tutta la vita o di dover sacrificare sé stessi per assecondare le loro aspettative.

Se un genitore ci fa sentire in colpa o, peggio ancora, fa dei ricatti emotivi per tenerci vicino a discapito del nostro benessere, non sta pensando a noi ma sta pensando a sé stesso.

Per liberarsi dal senso di colpa nei confronti dei genitori dobbiamo allora capire che il vero modo di onorarli è scoprire il senso della nostra vita, cioè la stessa vita che ci hanno regalato.

In altre parole, imparare ad amare e onorare noi stessi per poter meglio amare e onorare loro.

Senso di colpa verso i figli

Il naturale risvolto del senso di colpa verso i genitori è il senso di colpa verso i figli.

Come già detto ci si aspetta che un genitore sia perfetto e che sia in grado di dare a un figlio tutto ciò di cui ha bisogno.

Beh, non è sempre quello che accade.

Capita spesso di essere troppo severi o troppo indulgenti, o che un figlio si ritrovi a pagare il prezzo di approcci educativi sbagliati in età adulta.

Non serve a nulla piangerci sopra.

Affrontare il senso di colpa nei confronti dei figli inizia dalla consapevolezza anche gli errori servono a farli crescere.

Per amare veramente un figlio bisogna lasciarlo libero di capire cosa fare della sua vita e avere fiducia che sarà in grado di riconoscere, accettare e trarre una lezione dagli errori dei suoi genitori.

Senso di colpa verso il partner

A differenza dei genitori e dei figli il partner è qualcuno che scegliamo in età adulta e con cui (si spera) si dovrebbe passare il resto della vita.

Ciò vuol dire che il livello di impegno nel costruire una relazione sana è maggiore visto che una condotta sbagliata potrebbe portare alla fine del rapporto.

Il miglior modo di superare il senso di colpa nei confronti del partner è il lavoro su sé stessi mirato a incrementare il rispetto dell’altro.

Succede in ogni relazione di dire o fare cose che fanno soffrire il nostro partner e anche nei casi più estremi come il tradimento non esistono vie d’uscita facili.

Il vero problema sarebbe se non ci si sentisse affatto in colpa.

Nelle relazioni amorose il senso di colpa può aiutare a far evolvere la relazione se viene usato come pretesto per agire diversamente.

Per essere efficace va però comunicato apertamente, con le parole e con le azioni.

Se viene negato, cioè se non vuoi ammettere di avere una colpa e scarichi la responsabilità sul partner, rischierai di compromettere definitivamente la relazione.

Dare la colpa agli altri

Dare sempre la colpa agli altri è tanto lesivo quanto dare sempre la colpa a sé stessi.

Non possiamo aspettarci che gli altri si comportino in linea con quello che ci aspettiamo da loro, perché ognuno ha la sua natura, e alla lunga agiamo in base a quello che siamo non in base a quello che vogliono gli altri.

Come dimostra la storia dello scorpione e della rana, lo sbaglio non sta nelle azioni di chi ci delude, ma nel porre aspettative sbagliate sulle persone sbagliate.

La storia dello scorpione e della rana

Uno scorpione deve raggiungere l’altra sponda di uno stagno e chiede a una rana di accompagnarlo.

“Ma sei sicuro che non mi pungerai?” chiede la rana?

“Certo, hai la mia parola” risponde lo scorpione.

Quando i due sono arrivati a metà strada la rana sente un forte dolore alla schiena e mentre stanno annegando chiede allo scorpione, “avevi promesso di non farlo”.

Al che lo scorpione risponde, “non posso farci nulla, è la mia natura”.

10 consigli per liberarsi dal senso di colpa

Siamo arrivati al momento dei consigli pratici.

A prescindere dal tipo di relazione in cui si manifesti, il senso di colpa può essere superato con impegno e azioni concrete.

Eccone 10 da cui trarre spunto.

1. Sii diretto e chiedi più informazioni

Se ti senti in colpa perché non passi abbastanza tempo con i tuoi cari chiedi loro se si sentono allo stesso modo.

Può darsi che sia solo una tua impressione e che in realtà non hai nessuna colpa.

Considera se gli altri ti biasimano o meno per il tuo comportamento e se lo fanno chiediti se hanno ragione nel farlo.

Se concludi che il senso di colpa è ben fondato trova la soluzione che rispetti i bisogni di tutti.

2. Chiedi scusa… nel modo giusto

Ammettere di aver sbagliato è tutt’altro che un segno di debolezza ma il contrario: dimostra maturità, intelligenza emotiva e forza d’animo.

Prima che sia troppo tardi chiedi scusa e cambia il tuo comportamento, se possibile evitando di rimuginare troppo sul rimorso.

Ricorda inoltre che ci sono modi e modi di chiedere scusa.

Una cosa è ottenere perdono per un commento poco appropriato, un’altra il perdono per anni di assenza in famiglia. Calibra dunque il tuo impegno sulla base della gravità dell’azione per cui ti senti in colpa.

3. Accetta che hai fatto qualcosa di sbagliato e lasciatelo alle spalle

Se hai sbagliato in qualche modo non dovrai soltanto fare ammenda ma anche accettare che non puoi cambiare il passato.

Quindi una volta che hai trovato il modo giusto di chiedere scusa, assicurati di aver chiuso la questione anche con te stesso e lasciala andare.

A volte più ci si concentra sulla convinzione di essere colpevoli e più si commettono azioni che interferiscono con il benessere della relazione.

Fare troppo per superare il senso di colpa è tanto sbagliato quanto non fare nulla.

4. Impara dagli errori

Immagina questa situazione.

Ti sei reso conto che il tuo comportamento ha fatto soffrire una persona che ami, avete avuto una lite di coppia e dopo infinite discussioni hai finalmente riconosciuto le tue responsabilità.

Implori il tuo partner di perdonarti e prometti che non lo farai più.

Ma passano appena due settimane che l’abitudine ti porta a ripetere gli stessi atteggiamenti di prima.

A cosa è servita la lite? A cosa è servito chiedere scusa?

Il miglior modo di liberarsi dal senso di colpa è emanciparsi dalla parte di noi che ci conduce all’errore, migliorarsi, diventare grandi.

Ricorda che il senso di colpa nasce da una contrapposizione di valori.

Non puoi cambiare il tuo passato ma se c’è una cosa che puoi fare è cambiare le tue azioni per adattarle a valori più autentici.

5. Apprezza quello che sei e fai

Solo dopo aver fatto l’esame di coscienza e riparato eventuali torti è il caso di ricostruire la propria fiducia in sé stessi e imparare ad apprezzarsi.

Puoi scegliere di scrivere un diario personale dove scrivi quello per cui sei grato, fare meditazione o yoga, riprendere una vecchia amicizia.

Non importa cosa fai, basta che trovi il modo di ritrovarti e riconoscere il buono e il bello che hai dentro.

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5. Pensa a quello che faresti se fossi nei panni dell’altro

Se qualcuno si fosse comportato con te come tu ti sei comportato con loro cosa faresti?

Avresti la stessa reazione? Ti giudicheresti allo stesso modo?

Certe volte è facile essere comprensivi nei confronti degli altri ma non lo è tanto esserlo con sé stessi.

Altre volte siamo indulgenti con noi stessi ma non con gli altri.

In entrambi i casi, immaginare un’altra prospettiva ha i suoi benefici: può servire a riconoscere meglio le nostre colpe o a provare più empatia per noi stessi.

6. Tieni a bada gli estremismi

Nel sentirsi in colpa capita anche di vedere tutto in bianco e nero e ingigantire l’importanza dei propri errori.

È molto difficile però che nella realtà la responsabilità stia tutta da una parte ed è quasi impossibile che uno sbaglio con un figlio/partner ci renda pessimi genitori/compagni.

Tra il bianco e il nero esiste il grigio, tra due verità estreme esistono verità di mezzo.

Prova a giudicare il tuo comportamento nel contesto e valutare tutti i fattori che ti hanno portato a comportati in un determinato modo: probabilmente scoprirai che non è tutta colpa tua.

7. Accetta che va bene dare la priorità ai tuoi bisogni

Alcuni di noi sono dei pacificatori, forse perché abituati a soccombere davanti alle esigenze altrui o cresciuti in famiglie dove non sono mai stati veramente accuditi.

Se ti riconosci in questo scenario è probabile che il tuo senso di colpa sia il frutto della tua incapacità di dare priorità a te stesso rispetto all’altro.

Non c’è nulla di male nel farlo. Ma è un illusione pensare che dedicarsi interamente agli altri sia un cosa totalmente positiva.

Prendersi cura degli altri senza prendersi cura di sé stessi è in sé un atto egoista, che serve a colmare un vuoto interiore, e non un atto di vero altruismo.

L’altruismo vero presuppone una dose di sano egoismo, che include la capacità di capire quando il rispetto per il proprio benessere deve avere la precedenza sul benessere altrui, e viceversa.

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8. Tieni lontano i colpevolizzatori

Se sei in una relazione con una persona narcisista il tuo partner potrebbe convincerti che sei una persona egoista quando in realtà lo fa per scaricare su di te le sue responsabilità.

Chiediti se valga la pena sentirsi in colpa per una persona del genere, se il tuo senso di colpa non sia in realtà una forma di rancore per il fatto di essere vittima di un colpevolizzatore.

Puoi leggere questo articolo per imparare come riconoscerne uno.

9. Rinuncia alla perfezione

La perfezione non esiste, in nessuno.

Anche le persone che hanno delle vite e delle condotte apparentemente perfette sono vulnerabili ai sensi di colpa.

Puntare alla perfezione è il segreto per rimanere delusi.

Siamo degli esseri umani, dopo tutto. Prima lo riconosciamo e prima possiamo accettare l’imperfezione che fa parte della nostra natura.

Non perdere tempo a darti contro perché non hai raggiunto abbastanza o fatto abbastanza.

Quella che tu vedi come sfortuna, ingiustizia o colpa è semplicemente la “vita”, e a volte è amara e ingiusta e dolorosa, per noi come per chiunque altro.

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10. Rispetta la libertà delle persone

C’è un ultimo consiglio che serve a combattere il senso di colpa in ogni tipo di relazione.

Si tratta di una verità universale, una regola d’oro che si basa su un aspetto fondamentale della natura umana: la libertà di scelta.

Riconoscere la libertà altrui è fondamentale perché per quanto possiamo chiedere scusa o provare a riparare quello che abbiamo fatto, alla fine della giornata non starà a noi decidere per loro.

Ciò implica due cose:

  • non possiamo pretendere il perdono;
  • non possiamo pretendere che qualcuno si senta in colpa per qualcosa che noi riteniamo essere sbagliato.

Quindi non ti resta che questo da fare: fa del tuo meglio per comportati secondo i tuoi standard di moralità, se sbagli accetta il fatto che sei umano e assumiti le tue responsabilità.

Se dovessi perdere una persona cara a causa del tuo comportamento sarà una cosa tremenda (ci sono passato) ma non sarà la fine del mondo.

Accetta la loro decisione e ricordati quanto detto prima, quello che fanno gli altri è in primis per sé stessi, non per noi.

Prima lo capisci e prima potrai perdonarti e andare avanti.

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La paura più grande di un essere umano, insieme a quella della morte, è di non valere agli occhi degli altri, di poter essere considerato in modo negativo o con ostilità.

Non è quasi mai vero che gli altri si occupino così tanto di noi; lo fanno solo occasionalmente e di sfuggita.

Quando si prova questa sensazione vuol dire che agiscono ricordi emotivi di ferite che la nostra autostima ha subito durante l’infanzia. 

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