In tema di amore vero ci sono molte domande a cui non è semplice dare una risposta.
- Nasce a prima vista o conoscendosi?
- Può durare anche a distanza o necessita la vicinanza?
- C’è bisogno che si abbiano gli stessi interessi o può essere amore anche se si è diversi?
Tutti questi dubbi rendono la vita sentimentale, già afflitta dai fraintendimenti e dalle inesauribili distrazioni dei social, ancora più complicata.
Per questo può aiutare fare un po’ di chiarezza su cosa sia l’amore vero e cosa lo differenzi da altri tipi di sentimenti.
Indice
Differenza tra amore vero, infatuazione e innamoramento
Per capire esattamente cosa sia l’amore vero, dobbiamo prima distinguerlo dalle sue versioni meno “mature”: l’infatuazione e l’innamoramento.
L’infatuazione è quello che ti capita a 15 anni, cioè la cotta di cui scrivi nel diario personale quando pensi che sarà per sempre e dici a te stessa che non potrai mai vivere senza di lui.
Non importa se tu conosca o meno la persona (o se lei conosca te) e non importa neanche se il tuo sia un sentimento corrisposto.
L’infatuazione è un amore idealizzato che accade principalmente sul piano dell’immaginazione senza bisogno che ci sia un legame reale tra i due.
Di contro, per definirsi innamoramento si devono conoscere più a fondo le qualità del nostro lui o della nostra lei.
In questo caso il rapporto è necessario, deve cioè esserci un minimo di conoscenza tra i due, che sia questa nell’ambito di un vero rapporto di coppia o di amicizia.
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Cosa succede quando ci si innamora
Le persone si innamorano per diversi motivi.
A volte è il sesso o l’attrazione sessuale che ti fa perdere la testa.
Altre volte è la voglia di avere qualcuno accanto per non sentirsi soli.
In certi momenti accade invece che si crei una complicità perfetta dove lui ti fa ridere, parla di cose in cui ti rivedi e ti fa venire le farfalle allo stomaco.
Allora pensi per un attimo che si tratti di vero amore, magari arrivi anche a sposarti, a volergli molto bene.
Ma poi l’incantesimo si rompe e, dopo mesi o anni, ti rendi conto che non eravate ancora pronti per una relazione vera, che semplicemente non eravate fatti per durare, così vi lasciate.
L’innamoramento è necessario all’amore vero
L’innamoramento non è ancora amore vero, ma può precederlo.
Può essere folle, intenso e passionale, ma in quanto volubile può arrivare a spezzarti il cuore, a lasciare cicatrici che rimangono una vita sulla pelle.
Quando si è innamorati si prova gelosia, senso di possesso, paura dell’abbandono.
Si arriva a litigare, a maledire il giorno che ci si è incontrati.
A differenza dell’amore vero l’innamoramento non ha equilibrio né saggezza.
È come se fosse un sentimento un po’ acerbo ma che serve a preparare il campo all’arrivo di un amore più stabile e maturo.

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Cosa succede quando accade l’amore vero
Quando accade l’amore vero è un po’ come se ci si stancasse di giocare.
Basta con le montagne russe, con gli alti e i bassi, con il perdere tempo in litigi inutili e ripetitivi, con le frustrazioni non espresse, con le aspettative irrealistiche.
L’amore vero condivide ugualmente gioie e dolori, rimane inalterato (se non rafforzato) dalle difficoltà e non ha paura dei silenzi.
Esso alimenta una relazione sana, dove si parla, si progetta, si vive la quotidianità e ci si ama per quello che si è veramente.
Per fare un paragone, se l’innamoramento è come una pianta che può crescere fino a un certo punto e poi si ferma perché non sono presenti le condizioni giuste, la pianta dell’amore vero nasce da una terra ricca di nutrienti e può continuare a evolversi all’infinito.
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10 segnali per riconoscere l’amore vero
Quando si ama veramente si desidera la crescita e il benessere della persona amata anche se questa crescita e questo benessere la possono portare lontano da noi.
La qualità che, più di tutte, contraddistingue l’amore vero è dunque la mancanza del senso di possesso.
Da questa base si sviluppano i 10 pilastri portanti di una relazione destinata a durare.
1. Rispetto reciproco
Si prova rispetto quando si onorano le scelte del partner e si evita di giudicarlo; quando si supportano le sue passioni e i progetti e si evita di proiettare le proprie ansie e insicurezze su di essi.
Il rispetto reciproco ha a che fare con il riconoscimento dell’individualità che esiste al di là della coppia, con quelle libertà che non possono e non devono essere compromesse solo perché si sta insieme.
2. Fiducia
Per fiducia non si intende soltanto la fiducia nel partner, ma anche la fiducia in se stessi.
Senza questa fiducia si è destinati a vivere nella paura di essere abbandonati, finendo inevitabilmente per tentare di tenere tutto sotto controllo e per sabotare le chance di vivere felici.
3. Onestà
L’onestà è una qualità che include il coraggio di dire la verità nei momenti in cui è importante dirla, anche se nel farlo si ammette una colpa o si fa soffrire l’altro.
Attenzione però, ciò non significa dire tutto quello che passa per la testa, in quanto a volte è meglio una bugia bianca a una verità gratuita che crea sofferenze evitabili.
In una coppia si deve essere onesti, prima di tutto con sé stessi, facendo chiarezza interna sulle proprie intenzioni e rendendole esplicite all’altro.
Solo così si può evitare di dover nascondere e mentire.
4. Supporto
Supportare l’altro non vuol dire affatto dirgli cosa fare o provare a risolvere i suoi problemi.
Il vero supporto accade soprattutto quando vedi delle scelte che non condividi e non tenti di bloccarle a tutti i costi, quando gli consenti di sbagliare e imparare dai propri errori, quando metti i suoi desideri davanti ai tuoi.
5. Equità/uguaglianza
C’è differenza tra equità e uguaglianza.
L’uguaglianza è dare a due persone le stesse cose, a prescindere dalla loro situazione di partenza.
L’equità è considerare le differenze e appianarle.
In una relazione ciò si traduce nel tenere in considerazione i diversi bisogni di ognuno prima di pretendere reciprocità.
Per esempio, uguaglianza sarebbe pretendere di parlare dei propri problemi per lo stesso ammontare di tempo in cui si è parlato dei problemi dell’altro.
L’equità è invece una componente dell’amore vero perché include la capacità di comprendere quando l’altro ha più bisogno di attenzioni.
In un rapporto equo capita dunque che per mantenere l’equilibrio si debba dare di più e ricevere di meno, e viceversa.
6. Identità separate
Secondo la visione di Erich Fromm in L’arte di amare, non si può definire amore vero quando le identità di due persone si estinguono in una coppia.
In questo libro meraviglioso si afferma che la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d’amare.
Se non si è capaci di stare soli la coppia sarà soltanto un mezzo egoistico per placare la propria ansia da solitudine o per evitare di sentirsi inferiori agli altri.
7. Sintonia sessuale
Il sesso non è una causa dell’amore vero ma una conseguenza naturale.
Esso si evolve con la relazione e riesce a essere variegato, sia tenero che passionale, sia frettoloso che lento.
Fare l’amore con chi ami veramente è una gioia che si rinnova nel tempo, come se fosse sempre la prima volta.
Come dice Eric Berne nel suo libro Fare l’amore, il sesso dovrebbe essere una festa per tutti i sensi: vista, udito, odorato, gusto, temperatura e tatto.
Il senso di appagamento che ne deriva va molto al di là del semplice orgasmo.
È il raggiungimento di un desiderio di unione sia carnale che spirituale, una forma di comunicazione non verbale che utilizza tutto il corpo.
8. Buona comunicazione
Ci vuole tempo per imparare a comunicare veramente.
Non solo perché bisogna arrivare a comprendere lo stile comunicativo del partner e a intuire il suo linguaggio verbale e non verbale.
Ma anche perché ci vuole tempo per acquisire l’abilità di esprimere chiaramente le proprie emozioni, per maturare l’intelligenza emotiva e la consapevolezza di sé.
Nell’amore vero i due partner hanno la pazienza di superare le difficoltà che nascono dai fraintendimenti e di imparare a poco a poco a usare le parole giuste nei momenti giusti.
9. Senso di giocosità
La serietà nelle relazioni che durano appartiene solo alle intenzioni e all’impegno reciproco.
Per tutto il resto a mantenere viva la relazione c’è il sento di giocosità e di affetto.
Ridere e scherzare insieme aiuta a costruire il legame e prepara per i periodi di avversità; alimenta un senso di spontaneità e rende più predisposti a lasciarsi andare, incrementando così il benessere mentale individuale e della coppia.
10. Empatia
L’empatia è forse l’emozione più sana e costruttiva in assoluto.
È la quintessenza della bontà umana, l’abilità di mettersi nei panni dell’altro per comprendere il suo punto di vista.
Se provi empatia, proteggi il tuo amore dall’influenza di sentimenti distruttivi come il rancore e il risentimento, e proteggi l’altro dai danni che potrebbero causare le tue parole e le tue azioni nei momenti di rabbia.
Moltissimi psicologi esperti di terapia di coppia affermano che l’empatia è il collante che mantiene vivo un rapporto e che senza di esso la relazione ha pochissime possibilità di sopravvivere.
Nel libro Perfect Love, Imperfect Relationships, John Welwood pone l’empatia alla base dell’amore vero in quanto elemento che consente di creare un reale contatto, diventare un tutt’uno con se stessi, con gli altri e con la vita stessa.
accorgersi che lei si è sentita attratta dalla notorietà del corteggiatore, indipendentemente se hanno o no avuto rapporti sessuali, avvelena l’anima. Si continua ad amare , ma diventa un amore triste, che porta sofferenza. E’ come per certi insetti che vengono catturati per fornire carne fresca ai discendenti. Si vive esternamente, dentro si muore.
Si Roberto sono d’accordo, se non c’è un legame che parte dall’animo il rapporto è destinato a intossicarsi.
bellisimo blog..continuerò a leggerlo…
Grazie Alessandra 🙂 lieto di averti tra noi