10 preziosi insegnamenti di vita tratti da Forrest Gump

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Forrest Gump è un film pieno di significato che contiene insegnamenti di vita profondi, ci mostra come essere persone migliori e vivere felici.

Per chi non lo avesse visto, si tratta di un film comico-drammatico che ha vinto sei Oscar (tra cui miglior film e miglior attore).

Diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks, la storia ci conduce attraverso gli eventi più significativi del XX secolo in America attraverso gli occhi di Forrest Gump, un ragazzo con ritardo mentale (ma un gran cuore) dell’Alabama.

La definizione di normalità

Forrest era un ragazzo speciale, anche se furono molte le persone che lo consideravano… beh, a-normale.

Ma cosa vuol dire normale, dopotutto? chiese la madre di Forrest al preside della scuola che voleva mandarlo in un istituto per studenti con limitiate capacità intellettive.

In genere nella nostra società la normalità viene valutata attraverso i seguenti parametri:

  • avere un certo di tipo di intelligenza accademica (saper leggere e memorizzare);
  • saper riconoscere il pericolo;
  • capire quando ci si può fidare o non fidare di qualcuno;
  • avere cautela in amore e negli affari;
  • sapersi comportare in pubblico evitando di dire cose inappropriate al contesto,
  • evitare di sprecare troppe energie facendo cose inutili che non hanno un riscontro prevedibile.

Sulla base di queste indicazioni Forrest era tutt’altro che normale perché:

  • non era molto intelligente a scuola;
  • continuava ad amare Jenny (la sua amica d’infanzia) nonostante lei continuasse a fuggire da lui;
  • spese tutti i suoi risparmi su una vecchia barca per la pesca dei gamberi – dimmi una cosa, sei stupido per caso? gli chiese l’uomo che gliela vendette;
  • si fidava di chiunque;
  • si lanciava nei pericoli senza paura;
  • diceva tutto quello che gli passava per la testa – tipo quando disse al presidente degli Stati Uniti che doveva fare pipì e quando gli mostrò una ferita sul sedere.
insegnamenti di vita

Leggi anche: I vari tipi di intelligenza

Prima lezione di vita di Forrest: non prenderti troppo sul serio

Se fosse vero che l’intelligenza è il primo standard con cui misurare la normalità e il valore di una persona, Forrest sarebbe soltanto un mezzo demente, un caso perso.

E invece riusciva a fare bene tutto quello che faceva, perché?

Il motivo è forse che nella vita non tutto è lineare, in quanto più intelligenza non vuol dire necessariamente più successo.

Ci sono persone molto intelligenti che sono bloccate dalla paura di sbagliare, che non riescono a uscire di casa o a trovare il coraggio di perseguire il loro sogni.

Forrest è il loro, e il nostro, alter ego, rappresenta quello che faremmo se la nostra vita fosse priva di paura, priva del senso di auto-importanza.

Avere paura e sentirsi importanti sono due tratti insidiosi, a volte innocui ma tendenzialmente distruttivi.

La paura ci impedisce di affrontare esperienze nuove e dare fiducia alle persone, mentre il senso di importanza fa sì che ci prendiamo troppo sul serio e ci impedisce di trovare gioia nelle piccole cose.

Senza fiducia e gioia è impossibile sviluppare un talento, instaurare rapporti sani e arricchire la nostra vita con esperienze diverse.

Vogliamo tutti essere grandi e importanti in qualche modo, ma spesso non capiamo che il successo personale arriva solo quando si riesce ad affrontare la vita con la spontaneità dei bambini.

Lo stessa spontaneità che aveva Forrest.

Lui non aveva pre-concetti, non giudicava, si fidava di tutto e tutti… e la vita lo ha ampiamente ricompensato per questo.

Leggi anche: Come sviluppare e proteggere la fragile creatività dei bambini

Vivere con e senza paura

Vivere come Forrest è difficile.

La tendenza al giudizio e alla cautela fanno ormai parte di una società, come la nostra, che diventa sempre più cinica e disillusa.

L’ansia aumenta e con essa anche la paura nei confronti di tutto ciò che è diverso da noi.

Pensare di poter lasciar andare la diffidenza e rendersi completamente vulnerabili al prossimo è quasi impensabile.

È molto più semplice rintanarsi in casa e osservare il mondo attraverso lo schermo del proprio cellulare o della propria TV, o conformarsi agli altri provando a essere normali.

Il problema è che nel rincorrere questa normalità, nel lasciarsi influenzare dalla paura del giudizio altrui, si finisce per creare un filtro di bloccaggio alle idee.

Cosa vuol dire? Uso me stesso come esempio.

Quante volte nella vita ho sognato di fare volontariato in Africa, di aprire un café letterario, di diventare una rock-star, di imparare a dipingere, di vivere su una barca.

E sai quante di queste cose ho realizzato?

Nessuna. Troppi rischi. Troppo poca motivazione. Troppo credibili scuse.

Non voglio fallire, non voglio risultare ridicolo, non voglio sprecare il mio tempo, non voglio fare qualcosa di stupido.

In tre semplici parole: Filtro. Di. Bloccaggio.

Essere visti come non-normali dagli altri fa paura paura perché ci fa pensare all’isolamento, ci fa temere di essere esclusi e di finire soli e senza amore.

Si tratta però di una paura irrazionale, di un vero e proprio paradosso, perché è proprio trovando ciò che ci rende diversi dagli altri che possiamo essere utili a loro e trovare il nostro scopo nella vita.

Nella sua totale a-normalità, nel suo essere “stupido”, Forrest non aveva nessun blocco mentale, perché non aveva idee o opinioni sulle cose, come i bambini.

Per lui esistevano soltanto le azioni.

Jenny gli dice di correre, e lui corre; l’esercito gli dice di giocare a ping pong, e lui gioca; Elvis gli chiede di ballare, e lui balla; Bubba gli propone di entrare nel business dei gamberi e lui dice “ok”.

E non le ha soltanto fatte ste cose, è diventato un grande in tutte: è diventato campione di ping pong, campione di football e il suo business dei gamberi ha fatto milioni di dollari.

L’insegnamento di vita tratto dalla sua esperienza è che se evitiamo di farci bloccare dai nostri preconcetti e dalle nostre paure andremo molto lontano.

E non lo dice solo lui, lo disse anche Gesù Cristo:

In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli

Matteo 18 – 3,4

Non è un caso che i bambini sono le persone più felici su quella terra, non è un caso che (come è stato dimostrato da questa ricerca) hanno un livello di creatività geniale.

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Leggi anche: Il metodo completo per capire cosa fare nella vita

Lezione di vita di Forrest: metti tutto te stesso in quello che fai

Non esiste dubbio nel cuore di Forrest Gump, non esiste timore di fallire, di poter essere discriminato o deriso.

Lui fa, semplicemente, quello che gli viene messo davanti, e lo fa veramente, mettendoci tutta l’anima.

Che è, in un certo senso, completamente l’opposto di come vive la maggior parte di noi.

Quant’è comune al mondo d’oggi  non riuscire a godersi quello che si ha perché si pensa a quello che non si ha, fare un lavoro sognando di farne un altro, stare con qualcuno sognando di stare con qualcun altro, abitare in un posto pensando che si preferirebbe stare da un’altra parte.

Molti fanno le cose a metà, con metà cuore, metà attenzione. Vivono a metà, proiettati sul futuro ma ignari del presente. 

Cercano benessere e fortuna ma negano sofferenza e fallimento che, contrariamente alle aspettative, hanno proprio lo scopo di prepararci ad avere quello che cerchiamo.

Forrest non fa nulla di tutto ciò.

Vive la vita pienamente perché non si tira indietro davanti alla sofferenza. 

Vive con eguale partecipazione il bello e il brutto

Dà il suo cuore e la sua attenzione incondizionata a tutto e a chiunque. Non nega i momenti tristi fuggendo nelle distrazioni.

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Forrest Gump e i suoi 10 insegnamenti di vita… in pillole

Checché se ne dica, grazie alla sua dedizione e alla sua purezza di spirito, Forrest ottiene quello che quasi tutti nella società moderna faticano e sgomitano per ottenere: popolarità, ricchezza, vera amicizia, vero amore. 

E la cosa bella è che… non ci prova neanche, ma semplicemente… vive, in accordo con la sua natura, fregandosene di quello che gli dicono i malpensanti. 

La sua esperienza, la sua storia, è una vera e propria lezione di vita, una lezione che sono sicuro lui sarebbe felice di condividere, e che si potrebbe riassumere in 10 insegnamenti utili ad avere più successo nelle relazioni e nel lavoro:

  1. Prima cosa, tratta tutti con egual rispetto, che sia la gente alla fermata dell’autobus o il presidente della nazione, ma non lasciare mai che nessuno ti dica che non vali;
  2. Ama, senza restrizioni, senza condizioni;
  3. Sii onesto, dì quello che pensi senza timore di offendere;
  4. Esprimi i tuoi sentimenti, comunicali alle persone che ami, che siano vive o morte;
  5. Non aver paura di provare cose nuove, e se sbagli non ti scoraggiare;
  6. Fa la cosa giusta, anche quando ti dicono di non farla;
  7. Apprezza gli amici veri e non darli per scontati;
  8. Sii generoso, condividi quello che hai;
  9. Aiuta gli altri quando ne hai la possibilità e ricorda che ogni azione, anche la più piccola, può fare la differenza;
  10. E, infine, fa quello che ami, mettendoci tutto te stesso, anche se sembra stupido, anche se sembra  una perdita di tempo, anche se non ci crede nessun altro, anche se ti porterà lontano da tutto quello che ti è familiare.

Scegliendo di essere normali e approcciando tutto con cautela la vita diventa monotona e prevedile.

Scegliendo di essere un po’ più come Forrest Gump la vita diventa imprevedibile e variegata… come una scatola di cioccolatini. 

“E non ho altro da dire su questa faccenda”

Il libro del blog: Dentro la tana del coniglio – Cosa ci rende felici

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