In questo articolo parleremo di come fare meditazione e di quali sono i benefici di questa antichissima pratica.
Ma prima di farlo sono necessarie alcune premesse.
Come fare meditazione: le due menti
Innanzitutto, partiamo con la definizione generale:
La meditazione è una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che questa divenga capace di concentrarsi su un solo pensiero, su un concetto elevato, o un preciso elemento della realtà, cessando il suo usuale chiacchierio di sottofondo e divenendo assolutamente acquietata, pacifica.
Fonte
Il presupposto di base qui è che non abbiamo una sola mente ma due, una che pensa (e sente) e una seconda che osserva quello che la prima pensa (e sente).
In teoria, entrambe le menti hanno un unico obiettivo, massimizzare il benessere e tenere lontana, il più possibile, la sofferenza.
In pratica, la prima mente, quella che pensa e che sente, può arrivare a sabotare le possibilità di riuscita di tale obiettivo e arrivare a creare sofferenza invece che benessere.
Quando questo succede diventa essenziale affidarsi alla seconda mente per tenere a bada la prima, altrimenti si rischia di immedesimarsi troppo con quello che si pensa e si sente, di appesantirsi la vita con emozioni negative come l’invidia, lo scoraggiamento, il rancore, la gelosia o la rabbia.
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La meditazione è la dimensione della seconda mente
Quando emozioni del genere prendono il sopravvento, uno dei modi migliori per imparare a distaccarsene è meditare.
Meditando si entra infatti nella sfera della seconda mente, si permette a essa di acquisire il controllo e si impara a non farsi trascinare da ogni pensiero.
Perché i pensieri sono un po’ come i treni: quando passano possiamo salirci su o rimanere sulla banchina a guardarli sfrecciare davanti ai nostri occhi.
Nell’atto della meditazione, se arriva un pensiero come “ho dimenticato di stendere la biancheria”, si rimane lì e si lascia passare.
Vivendo distrattamente, invece, si sale su e ci si lascia trasportare:
“Ho dimenticato di stendere la biancheria, adesso farà puzza di umido e dovrò lavarla di nuovo, ma non ho tempo perché devo andare a fare la spesa, e se non la faccio oggi quando la faccio? Domani c’è la recita e poi… oddio la recita! Devo andare a prendere il vestito dalla sarta; potrei mandare Luca, ma figurati se quello mi aiuta in qualcosa, non fa mai niente!”
Quante ore delle nostre giornate vengono sprecate appresso a pensieri del genere?
Quante ore passiamo proiettati nel futuro o nel passato, dimenticandoci di vivere il momento presente?
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Come si medita: due tecniche
Come si può già intuire, imparare come fare meditazione aiuta a trovare tranquillità e serenità mentale.
Si può fare in diversi modi, perché esistono diversi tipi di meditazione.
Per esempio, diversi anni fa mi hanno insegnato una tecnica molto semplice:
- Ci si mette seduti in un luogo tranquillo, senza musica o distrazioni, e si ripete il mantra “OM” in silenzio, all’interno della propria testa;
- quando arrivano dei pensieri, si rimane calmi a guardarli passare e ci si concentra nuovamente sul mantra;
- Bastano 20 minuti alla mattina o alla sera.
Qualche tempo dopo ho imparato la tecnica del respiro:
- Si rimane seduti, con la schiena dritta e le mani gentilmente appoggiate sulle cosce, palmi in sù, o unite a mò di coppa sul basso ventre;
- poi, con gli occhi chiusi, o semichiusi, si pone l’attenzione sul respiro, si conta fino a 4 quando si inspira gonfiando la pancia, si trattiene il respiro per un’altra manciata di secondi, e poi si rilascia gentilmente l’aria sempre contando fino a quattro;
- tutto ciò va ripetuto, al mattino o alla sera, per il tempo che si desidera, e, come nella tecnica di prima, se si viene distratti dai pensieri non bisogna scoraggiarsi, ma tornare a concentrarsi sul respiro.
Queste sono solo due delle miriadi di tecniche disponibili.
Ci sono meditazioni guidate con musica rilassante o suoni della natura in sottofondo disponibili su YouTube o su alcune App.
Ci sono poi meditazioni che sono incentrate a instillare amore e gentilezza, meditazioni che servono a trovare risposte a domande esistenziali, meditazioni che fanno parte di terapie contro l’ansia o la depressione.
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Vivere nel qui e ora è l’essenza della meditazione
Non importa quale tecnica scegli, l’importante è capire che la meditazione, come dice il maestro Osho nel suo libro Che cos’è la meditazione non è assolutamente nulla di complicato, che non ci sono regole, né un tempo preciso.
La meditazione si può praticare in ogni momento della giornata, mentre svolgiamo qualsiasi compito.
L’elemento essenziale è essere presenti, pensare a quello che si sta facendo e a nient’altro.
Ecco un passo del libro summenzionato che racchiude il senso più profondo di una vita “meditativa”:
Qualunque cosa fai, falla con grande attenzione, allora anche le piccole cose diventano sacre. Allora cucinare o pulire diventa sacro, diventa devozione.
Non si tratta di cosa stai facendo, ma di come lo fai. Puoi pulire il pavimento come un robot, meccanicamente: devi pulire, e quindi pulisci. Ma così ti sfugge qualcosa di bello; sprechi quei momenti solo per pulire il pavimento.
Pulire il pavimento avrebbe potuto essere una grande esperienza e tu te la sei fatta sfuggire. Il pavimento è pulito, ma qualcosa che avrebbe potuto succedere dentro di te non è successo.
Se fossi stato consapevole, non solo il pavimento, ma anche tu avresti sentito pulizia. Pulisci il pavimento pienamente consapevole, luminoso di consapevolezza. Lavora, oppure stai seduto, o cammina, ma il filo conduttore dev’essere uno: fai in modo che sempre più momenti nella vita siano luminosi di consapevolezza” [Cit.]
In sostanza, dunque, imparare come fare meditazione ci permette di fare una scelta: continuare a dividere la nostra attenzione tra quello che facciamo e quello che pensiamo o vivere, completamente, nel QUI E ORA.
Nel qui e ora c’è meno stress, c’è meno ansia, la pressione sanguigna si abbassa, si dorme meglio.
Nel qui e ora tutto è possibile e non c’è nulla da fare, eccetto respirare e stare in pace col mondo… e con sé stessi.
Libro: Che cos’è la meditazione
«La meditazione è uno stato naturale dell’essere, uno stato che abbiamo perduto, e ritrovarlo è la gioia più grande della vita.»
Si ritiene comunemente che essa sia un esercizio complicato, una pratica da mistici.
Non è così: la meditazione è la grande scoperta di tutti coloro, uomini o donne, religiosi o atei, avventurosi o conservatori, che provano con semplicità a rivolgere il proprio sguardo dentro di sé.
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