Cosa fare dopo il liceo, 5 consigli

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Ricordo ancora quando uscii dall’aula dove avevo appena svolto l’esame di maturità e mi resi improvvisamente conto che non avevo la più pallida idea di cosa fare dopo il liceo.    

Come tanti ragazzi della mia età non ero ancora pronto a far parte del mondo degli adulti e sentivo addosso la pressione di fare una scelta troppo importante in troppo poco tempo.  

cosa fare dopo il liceo

Cosa fare dopo il liceo: 5 cose che avrei voluto sentirmi dire

Alla fine, a causa dello stress e della paura di sbagliare, scelsi il percorso che veniva considerato “sicuro” da tutti, giurisprudenza, e mi ritrovai, già nel primo semestre, a odiare quello che facevo.

Con il senno di poi, avrei avuto bisogno di qualcuno che mi facesse pensare alle conseguenze pratiche di quella scelta e che, soprattutto, mi desse questi 5 consigli:

1. Non avere fretta

Non c’è fretta, nessuno ti sta inseguendo e non sei obbligato a decidere appena uscito dalla scuola.

Rifletti bene prima di fare una scelta avventata e dettata da tempistiche convenzionali, è meglio fare la scelta giusta in ritardo che la scelta sbagliata subito. 

È meglio prendersi un anno per pensare che perderne tre facendo qualcosa che non ti piace e che non perseguirai fino alla fine.

2. Prenditi un anno per viaggiare e scoprire chi sei

Scegliere l’università sbagliata, come ho fatto io, ti può dunque portare a perdere anni della tua vita.

A confronto con quest’eventualità, prendersi un anno di tempo per viaggiare e capire cosa fare dopo il liceo potrebbe rivelarsi la scelta più responsabile, nonché un’esperienza che ti potrebbe arricchire sia a livello umano che professionale.

Vivere all’estero ti aiuta a capire chi sei, ti porta a farti un’idea di quali sono le tue preferenze e i tuoi talenti ma non solo.

È lo stare lontani da casa con la libertà di scegliere cosa fare ad avere l’impatto più grande sulla personalità.

Scegliere subito un’università per fare contenti mamma e papà è un po’ come continuare il liceo, a distanza.

È vero per alcuni di noi funziona, per altri un po’ meno, ed è a questi ultimi che rivolgo questo consiglio, viaggiate, perché viaggiare, soprattutto in questa fase della vita, può essere più importante di studiare.

3. Sii consapevole delle tue scelte

Terzo consiglio: a prescindere da quello che faranno i tuoi compagni di classe, sii consapevole delle diverse opzioni a disposizione:

  • Puoi scegliere una facoltà tra le tante disponibili in Italia e nel mondo;
  • Puoi scegliere di non fare l’università subito, o mai;
  • Puoi scegliere un’esperienza o un percorso di formazione professionale;
  • Puoi imparare un mestiere da solo o inventare un mestiere.

La scelta è solo tua, perché la vita è tua; sei solo tu a dover rendere conto di cosa fare dopo il liceo, non farti condizionare da nessuno, nemmeno dalla tua famiglia, perché non sarai mai felice scegliendo quello che qualcun altro vuole per te.

4. Prima di scegliere, prova

Se sei sicuro di scegliere facoltà come giurisprudenza o ingegneria perché hai sempre avuto una passione per le materie bene, fallo.

Ma se vuoi sceglierle perché ti stuzzica l’idea di fare l’avvocato o l’ingegnere aspetta un attimo, non devi scegliere a scatola chiusa ma, come si fa con un paio di scarpe, hai sempre la possibilità di provare prima di comprare.

In altre parole, compra un libro di diritto privato o di diritto romano e leggilo, chiediti se ti piace, se ti vedi a studiare cose del genere per i prossimi cinque anni.

Oppure leggi bene il programma accademico, fatti una chiara idea di quello che dovrai fare una volta immatricolato, e se il pensiero di iniziare non ti spaventa o, meglio ancora, ti entusiasma, saprai che sei sulla strada giusta.

5. Tutti hanno un talento, scopri il tuo

Infine, l’ultimo consiglio che avrei voluto avere e che voglio dare a chiunque è indeciso sul cosa fare dopo il diploma è questo: scopri il tuo talento.

So cosa potresti pensare, che il talento sia solamente prerogativa di pochi eletti, che abbia a che fare con la creatività e che non tutti siamo creativi.

Sbagliato. 

Tutti hanno un talento, te incluso, e tutti nascono creativi, te incluso, solo che il sistema scolastico e la società spesso ci spingono a fare cose che non ci appassionano per ottenere sicurezza finanziaria.

Quello che spesso non ci viene detto è che è solo facendo un lavoro che ci appassiona che alla lunga si possono ottenere i più alti livelli di soddisfazione, remunerazione e performance, e che è controproducente, per la salute e la felicità, passare 40 anni a fare qualcosa che non piace solo per il denaro.

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Per concludere, voglio lasciarti con una bellissima citazione che coglie in pieno il messaggio centrale del nostro discorso:

“Stavo morendo dalla voglia di finire il liceo e ottenere il diploma per iniziare l’università.
Poi stavo morendo dalla voglia di finire l’università per cominciare il lavoro. 
Poi stavo morendo dalla voglia di sposarmi e avere figli. 
Poi ho atteso che crescessero abbastanza per andare a scuola, perché stavo morendo dalla voglia di tornare a lavoro. 
Poi stavo morendo dalla voglia di arrivare in pensione. Adesso sto morendo, e improvvisamente mi rendo conto che ho dimenticato di vivere” 

Anonimo

In altre parole, la vita è troppo breve per sprecarla in attività che non rendono felici. Dunque,

La cosa migliore che puoi fare dopo il diploma è…

investire il tuo tempo nella ricerca di un’attività che ti esalti, che ti diverta; qualcosa che faresti fatica a chiamare “lavoro”, qualcosa che ti faccia sentire vivo e che ti dia opportunità di crescita.

Non lavorare solo per raggiungere uno scopo finale, una destinazione, ma fa sì che il lavoro stesso sia la tua destinazione, e goditi il viaggio.

Dentro la tana del coniglio copertina libro

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