Le 4 principali abitudini che accomunano le persone fortunate

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Da sempre si è tendenti a credere che le persone fortunate siano tali perché baciate dalla dea della fortuna.

Ancora oggi tentiamo di migliorare la nostra buona sorte con rituali e amuleti, evitiamo di camminare sotto le scale o di rompere gli specchi, tocchiamo ferro (o qualcos’altro) davanti un gatto nero. 

La convinzione principale degli scaramantici è dunque che la fortuna e la sfortuna siano delle forze reali e indipendenti dalla nostra volontà, ma che possano comunque essere influenzate dalle nostre azioni e dai nostri pensieri.

Il test sulla fortuna e le 4 abitudini delle persone fortunate

Alla fine del secolo scorso uno psicologo dell’università dell’Hertfordshire, Richard Wiseman, decise di testare il motivo per cui alcune persone si ritengono estremamente fortunate mentre altre si ritengono estremamente sfortunate. 

Grazie a degli annunci pubblicitari riuscì a reclutare più di 400 volontari tra i 18 e gli 84 anni di età, provenienti dai più disparati background sociali e professionali. 

Tra di loro c’erano persone costantemente baciate dalla fortuna, con relazioni sentimentali e carriere soddisfacenti, e persone che invece sembravano perseguitate dalla sfiga.

In uno dei casi più estremi, una partecipante che lavorava come assistente di volo si guadagnò una cattiva reputazione quando, il suo primo giorno di lavoro, l’aereo dovette fare una fermata inaspettata a causa di un passeggero ubriaco e, tra i voli successivi a cui partecipò, uno fu colpito da un fulmine e un altro dovette fare un atterraggio d’emergenza.

Nel corso di diversi anni Wiseman condusse così diversi test e somministrò dei questionari ai partecipanti riuscendo a individuare le 4 abitudini basilari che permettevano ai fortunati di creare, e mantenere, la loro buona sorte.

In sostanze le persone fortunate:

1. Sono abili nel creare e trovare le giuste opportunità

2. Sono in grado di seguire il loro istinto e lasciarsi guidare dall’intuito nel prendere decisioni importanti.  

3. Si aspettano sempre il meglio dalle situazioni. 

4. Hanno un atteggiamento resiliente che gli permette di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.

Da queste conclusioni venne fuori che la differenza tra fortuna e sfortuna risiede semplicemente in una diversa visione del mondo e in un diverso modo di pensare. 

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La sfortuna non esiste, è tutta una questione di testa: la prova di fatto

In uno degli esperimenti che furono ideati per dimostrare l’incapacità degli sfortunati di trovare le giuste opportunità, ai partecipanti fu data una rivista e fu chiesto loro di contare le immagini all’interno.

In media, gli sfortunati impiegavano due minuti per completare il compito, mentre i fortunati finivano in una manciata di secondi. 

Il motivo? 

Nella seconda pagina della rivista c’era un messaggio che diceva “smetti di contare, ci sono 43 immagini in questa rivista”

Test della personalità come questo dimostrano che le persone sfortunate sono in media più ansiose delle persone fortunate, e che la loro ansia pregiudica la loro abilità di notare l’inaspettato. 

Ciò vuol dire che…

le persone sfortunate perdono opportunità preziose perché sono troppo impegnate a cercare qualcos’altro

Le persone fortunate, invece, sono più aperte e rilassate e per questo riescono a concentrarsi su quello che c’è invece di quello che manca.

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Le persone fortunate e il loro atteggiamento mentale

C’è una famosa citazione di Pasteur che dice la fortuna favorisce la mente preparata.

Ne consegue che per attirare la fortuna, più che affidarsi alla volontà della sorte, si farebbe meglio a cambiare il proprio atteggiamento mentale nei confronti della vita.

Come dimostrano i test summenzionati, le persone che hanno opportunità non sono fortunate ma sono preparate, cioè preparate ad accogliere il buono che la vita ha da offrire.

Chi non ha fortuna invece non si aspetta il buono e soprattutto non lo cerca, così fa in modo di rimanere in una situazione di sfortuna dove biasima tutto e tutti tranne sé stesso.

Fortuna e positività

C’è un rapporto di causalità, è vero, tra la fortuna e la felicità, ma ciò non vuol dire che le persone sono felici perché sono fortunate ma, al contrario, sono fortunate perché sono felici.

In altre parole, chi sa essere positivo crea i presupposti necessari a farsi baciare dalla fortuna, perché grazie all’ottimismo succede che:

  • sorridi di più e sei più aperto a nuovi incontri;
  • hai più speranza e tendi a provare con maggior determinazione di raggiungere un determinato obiettivo;
  • riesci a scrollarti di dosso le delusioni più in fretta.

Con questo modo di affrontare la vita c’è poco da abbattersi di fronte agli eventi negativi.

Capita a tutti che le cose non vadano nel modo giusto, ma se ci si convince che sia la sfortuna l’artefice dei nostri guai e fallimenti si entra in un circolo vizioso che può finire solo in un modo.

Ci si inizia a definire delle vittime, si rimane all’erta per tutto ciò che possa confermare questa convinzione e si arriva al punto di non provare a cambiare nulla della propria vita per evitare di rimanere delusi.

In questi casi non è stata la mancanza di fortuna il problema, ma piuttosto la convinzione di essere vittime sfigate, il pensiero negativo che si è trasformato in profezia autoavverante.

Allora prima di sperare che la fortuna ti apra le porte, sviluppa l’arte del pensiero positivo, impara credere nelle tue capacità di cambiare e vedrai che la sarà la fortuna stessa a venirti a cercare.

Lettura consigliata: La scienza della fortuna

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Janice Kaplan, autrice bestseller del New York Times, indaga un fenomeno che ha una grande e misteriosa influenza sulle nostre vite: la fortuna.

Con l’aiuto di Barnaby Marsh, un ricercatore accademico al lavoro sulla scienza della fortuna, ci fa scoprire esaltanti strategie per cogliere le migliori opportunità ed essere ogni giorno artefici della propria buona sorte.

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5 commenti su “Le 4 principali abitudini che accomunano le persone fortunate”

  1. La fortuna esiste. La scienza non riesce a spiegarla. Ma ci sono persone fortunate e no. Intendo a livello materiale. Esempio: gioco sempre al superenalotto. Sempre il solito superstar che non esce. È su due colonne. Decido di cambiarlo. Esce e avrebbe fatto 2+superstar. 100 euro nulla di che. Ma è per dire. Gioco sempre le stesse colonne. Dimentico 2 volte di giocarle. Escono entrambe le colonne. Sempre 2 sopra e 2 sotto. Spiccioli ma per dire. Compro titoli in borsa, società falliscono, ribassi alla rovina, default. Su tutti i titoli acquistati. Sono solo piccoli esempi. Ma le persone che attirano la fortuna ci sono come quelle che la allontanano. La scienza non riesce né mai riuscirà a spiegare. Forse gli astri o non so che. Ma è così. Saluti

    1. Anch’io ne sono convinto Andrea. Come sono anche convinto che è possibile “aiutarla” questa fortuna. Se ti affidi esclusivamente alla dea bandata perdi il controllo della tua vita. Per questo bisogna credere di condividere con lei la responsabilità del proprio destino. Per evitare di starsene con le mani in mano ad attendere che arrivi la botta di culo…
      Grazie per il tuo commento e buon fine settimana 🙂

  2. Non condivido per niente, chiaramente e` solo una mia opinione.
    La razionalita` e` parte di questo mondo ma il mondo non e` tutto razionale.
    L` evento di trovarsi al posto giusto, al tempo giusto, con la persona giusta, non arrivano perche` sorridi o perche` sei aperto alle nuove esperienze; questo significherebbe ridurre tutto al fatto che le persone che non hanno opportuinita` sono tutte depresse e questo non e` assolutamente vero. Se lanci una moneta e hai scommesso testa, se vinci non e` perche` tu sei aperto e sorridente , ma perche ` per caso ti e` uscita “testa” . Se non hai fatto niente nella vita e ad un certo punto conosci qualcuno per strada che ti regala un posto di lavoro perche` gli sei simpatico, non e` perche` tu sei sorridente, perche` anche quello che ha intrapeso la strada dell universita` era sorridente pieno di ambizioni (altrimenti all universita non andava) ma non gli e` capitato niente.

    Io personalmente credo che la vita e gli eventi sono simili al lanciare dei semi sul terreno, non tutti nascono, qualcuno nasce e muore dopo 2 settimane perche` e` affetto da muffa; un altro cresce fino a 3/4 ma le condizioni climatiche o altre forze esterne lo distruggono; altri sopravvivono , crescono, alti e forti e non perche` erano piu capaci degli altri, ma solo per una questione di caso. Ecco le vite delle persone sono uguali.

    1. Grazie per il commento. Anche se è fondato su una interpretazione un po’ semplicistica di quanto scritto. Non ho detto che se sorridi sei fortunato (sarebbe assurdo in effetti). Ma credo, e ho menzionato ricerche a supporto, che le cose belle capitino più spesso (non sempre) a chi se le cerca e ha fiducia in se stesso. Se sei uno che sta a casa tutto il giorno ad arrabbiarsi per i post politici di facebook di certo avrai molte meno probabilità di trovare un lavoro da sogno rispetto a chi si da fare dedicandosi a una passione e rispettando gli altri nel frattempo.
      Poi che il caso esista non c’è dubbio, ma pensare che la vita sia governata da eventi del tutto causali è rischioso, perché potrebbe portare al vittimismo, al cinismo e al senso di impotenza. Mentre il messaggio che ho voluto dare in questo articolo è che se vuoi puoi influenzare (magari persino creare) la tua fortuna.
      Buon fine settimana

  3. Quindi chi prende un farmaco che gli rovina la vita per gli effetti collaterali permanenti non aveva sorriso abbastanza? La verità è che fino a quando non ti capita qualcosa di veramente brutto e devastante credi che tutto possa giocare a tuo favore con il giusto impegno e le braccia aperte, poi quando invece tadan succede qualcosa di brutto che non puoi cambiare sfido chiunque a continuare ad essere sempre forte, anche perché le soluzioni non esistono quando ti manca la salute, ti rovinano la vita i medici, i farmaci o fai un grave incidente stradale, ti viene una patologia invalidante cronica, o un tumore, semplicemente impari ad andare avanti con una cognizione differente e con i piedi veramente per terra.

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