Voglio cambiare vita, ma ho paura.
Il mondo gira troppo in fretta oggi, ci sono troppe scelte da fare, troppi rischi da correre.
Troppe volte veniamo chiamati a decidere da quale lato stare, a valutare questioni che non abbiamo avuto tempo di considerare, su cui non c’è stato modo di fare nessuna riflessione approfondita…
Vorrei cambiare lavoro, partito, stile di vita, macchina, piano telefonico.
Ma non voglio sbagliare e poi rischiare di sentirmi in colpa dopo.
Per questo la cosa migliore da fare è forse scegliere il percorso di minor resistenza, non fare nulla, non scegliere, dire di no al cambiamento.
Dai, lasciamo il mondo così com’è, che tanto è meglio così, che tanto mi fa rilassare, che tanto mi fa pure sentire importante, che tanto mi fa sentire di avere il controllo.
Eppure la verità è che il controllo lo si perde lo stesso, specialmente quando si dice di no e si evita di cambiare quando è necessario farlo.
Voglio cambiare vita, perché è necessario
C’è poco da fare, nell’universo naturale non esiste anima viva che si possa permettere di non cambiare, di non evolversi.
Noi a volte ce lo dimentichiamo, che facciamo parte di questo universo, e che dobbiamo evolverci, così capita che ci illudiamo di poter vivere evitando di affrontare decisioni che vanno prese.
Come sarebbe bello se bastasse fare nulla per far sì che le cose si sistemino da sole, svegliarsi un giorno e avere le idee chiare sul proprio futuro, opportunità di lavoro che cadono dal cielo, problemi di coppia magicamente svaniti.
Sarebbe un po’ come quando da ragazzino lasciavo la mia stanza in disordine prima di uscire e al mio ritorno era tutto pulito. Bei tempi.
Tempi che sono finiti nel momento in cui sono diventato grande e se non metto in ordine io non ci pensa nessun altro.
Voglio cambiare vita per questo motivo, perché voglio essere genitore di me stesso e sistemare quello che c’è da sistemare, prendere in mano la situazione, creare i presupposti per una situazione migliore.
Voglio cambiare vita e smettere di essere immobile
L’immobilità ha delle conseguenze, le non risposte sono sempre risposte, le non scelte sono sempre scelte.
Voglio cambiare vita perché i No non portano mai da nessuna parte.
Perché per andare avanti, per andare ovunque, in qualsiasi direzione e ambito della vita, ci vuole sempre un Sì.
Senza dire di Sì non si mette in moto nulla, senza dire di Sì non si fa altro che stagnare, e col tempo morire.
Dire di Sì è dunque un atto di auto-preservazione, un atto di amore verso la vita, un atto di coraggio contro la paura e la diffidenza.
Perché cosa credi che si possa mai smettere di avere dubbi o incertezze davanti a scelte importanti? Magari.
Non si è mai completamente pronti a fare i passi decisivi, anzi, più sono decisivi e più si vorrà dire di no.
Ci saranno sempre porte chiuse e si avrà sempre la tentazione di non aprirle.
Ma se non diciamo di Sì a qualcosa non avremo mai la possibilità di scoprire cosa c’è dietro.
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Voglio cambiare vita e dire di sì più spesso
Ci credo sul serio, dire di Sì fa muovere mentre dire di No al cambiamento ci lascia nell’anticamera del mondo, nell’anticamera della vita, dove nulla di nuovo può accadere, dove ci si ritrova insieme a tutti quelli che temono l’incognita.
Non voglio fare come loro, non voglio rimanere ancorato alle vecchie abitudini, a quello che conosco già.
Non voglio trattare la vita come se fosse qualcosa che si può mettere nel congelatore.
C’è una scadenza.
Nulla rimane uguale. Nulla si conserva. I muri cadono prima o poi e i confini si sciolgono. Le le menti si aprono.
Posticipare le decisioni più importanti può far stare bene nel momento ma nel tempo comporterà un peggioramento, un peggioramento che, involontariamente, saremo stati proprio noi a scegliere.
Le persone che riteniamo fortunate, quelle che hanno successo, che sanno gestire al meglio i cambiamenti e sfruttarli, fanno tutte la stessa cosa, sanno dire di sì, sanno concentrarsi su quello che c’è da guadagnare cambiando, e non su quello che c’è da perdere.
D’altro canto, chi è vittima delle circostanze, chi si sente impotente, chi si lamenta perché non cambia mai nulla, ha l’abitudine di dire di no, di dare priorità ai rischi e alle scuse per non fare.
Tu da che parte vorresti stare?
Quale tipologia di persona vorresti essere?
Personalmente vorrei essere il tipo di persona che non si confonde, che non si intimidisce davanti agli ostacoli al cambiamento.
Sì, ammetto di aver paura ogni volta in cui c’è da affrontare un cambiamento significativo, ma se voglio veramente cambiare vita alla fine sarò costretto a metterci un po’ impegno.
Per farlo si deve abbandonare l’idea di dover essere coerenti e fedeli a una personalità o a un lavoro o a un rapporto.
Perché alla fin dei conti il metro per valutare la correttezza delle nostre scelte è uno solo: la felicità.
Se non siamo felici del nostro lavoro vuol dire che è arrivato il momento di cambiarlo.
Se non siamo felici del posto in cui viviamo è arrivato il momento di trasferirsi.
Se si è perennemente insoddisfatti di sé stessi è arrivato il momento di cambiare la propria vita cambiando modo di pensare, leggendo, facendo terapia, assumendo un life coach.
Non c’è nessun impegno vitale a nessun modo prestabilito di stare al mondo.
Siamo liberi di fare scelte diverse e cambiare rotta in qualsiasi momento: a 20, 30, 40, 50 pure a 70 anni.
Chi direbbe che non si può fare? E quale sarebbero dei buoni motivi per non farlo?
È vero ci sono delle responsabilità, ma la responsabilità principale che si ha è quella nei confronti di sé stessi.
Se non si sta bene con sé stessi non si può essere utili a nessuno, non si può amare pienamente nessuno o fare nulla con passione e dedizione.
Per questo cambiare la propria vita oltre a servire a te potrebbe servire a qualcun altro, qualcuno che potrebbe beneficiare dal tuo ritrovato entusiasmo e dalla tua ritrovata voglia di metterti in gioco.
Allora dico che se voglio cambiare vita lo posso e lo devo fare, e se vuoi cambiare vita lo puoi fare, e lo devi fare.
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