Come conoscere se stessi, 20 domande utili

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In questo articolo parleremo di come conoscere se stessi attraverso 20 domande potenti ed efficaci.

Per indagare la propria personalità si parte sempre da un dubbio, una domanda appunto, che ci dà la spinta a iniziare una ricerca per trovarne la risposta.

Questo è un viaggio che, con diversi livelli di intensità e consapevolezza, tutti facciamo, un viaggio che è assolutamente necessario.

C’è un motivo, d’altronde, per cui il motto “conosci te stesso” viene ripetuto da millenni.

Non si può vivere bene altrimenti, non si può essere felici.

Capire se stessi salva dall’infelicità

Immagina di svegliarti tutte le mattine con una sensazione di vuoto e tristezza dentro.

Di seguire sempre la stessa routine facendo tutto in automatico: colazione, caffè, doccia, metro, lavoro, pranzo, lavoro, palestra, spesa, cena, film, letto.

Immagina di avere sempre le stesse conversazioni, di sentire di stare vivendo senza vitalità, senza gioia, in una sequenza di momenti totalmente prevedibili e scontati.

Pesante eh?

Non c’è niente di peggio che sentire di non avere controllo sulla propria vita, essere disorientati, non sapere dove andare, cosa fare, e perché.

Non sapere cosa fare per stare meglio rende quasi ciechi, confusi, amareggiati.

Vivere senza conoscere se stessi è un modo per essere infelici, per sentirsi estremamente soli e impotenti.

Perché per quanto possiamo capire che è importante aver bisogno degli altri per stare bene, non è sempre facile capire che abbiamo anche, e specialmente, bisogno di noi stessi per stare bene.

Dopo tutto, siamo la persona con cui passiamo la maggior parte del tempo, se non ci conosciamo come potremmo mai vivere una vita gratificante?

Se hai una relazione con una persona allergica al glutine, e le vuoi bene, farai di tutto per aiutarla a evitare pasta e pane ed eviterai tu stesso di cucinarle alimenti che contengono tracce di quell’elemento.

Ugualmente, se vuoi bene a te stesso/a, farai di tutto per evitare di stare in situazioni a cui sei intollerante, per creare una situazione di vita che rispecchi quello che sei dentro.

Beh, la consapevolezza è sapere chi sei dentro, a cosa sei intollerante.

Ci salva dal malessere, dall’infelicità, ci permette di trovare l’antidoto giusto a un preciso dubbio o problema esistenziale.

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Leggi anche: Come migliorare la propria vita, 4 scelte fondamentali

Come conoscere se stessi: partire dai valori

Prima ancora di passare alle domande per approfondire la conoscenza di sé, se vogliamo capire come conoscere se stessi dobbiamo partire da una cosa fondamentale: i valori.

I valori sono alla base di ogni scelta che facciamo, guidano le nostre emozioni e influenzano il nostro livello di soddisfazione.

Sono lo standard attraverso il quale giudichiamo la nostra vita e la nostra felicità.

Sono il nostro centro, il punto di partenza da cui parte il nostro senso di sicurezza, autostima, potere ed efficacia personale.

Se il nostro centro è il denaro, per esempio, valuteremo il nostro valore sulla base della nostra ricchezza e saremo vulnerabili a qualsiasi cosa minacci la nostra sicurezza finanziaria.

Se il nostro centro è la nostra relazione, la nostra sicurezza deriverà da come andranno le cose col nostro partner, e tutto quello che può compromettere la relazione sarà valutato come un pericolo alla nostra stessa vita.

Valori sani e non sani

Ci sono innumerevoli valori, innumerevoli centri, su cui possiamo basare tutto quello che facciamo, ma solo alcuni di loro sono sani.

Per valori sani intendo valori che non cambiano nel tempo, che ci portano a essere persone migliori, a compiere azioni giuste che non ledono la felicità di nessuno.

Di contro, per valori non-sani, intendo quei valori che cambiano nel tempo, che non ci danno certezze, che ci portano a compiere atti immorali, che ci portano a denigrare noi stessi o gli altri.

Il denaro e il potere sono valori non-sani, per intenderci.

L’integrità morale e la crescita personale sono valori sani.

I primi non sono sotto il nostro totale controllo, i secondi sì, partono da principi interiori e e ci portano a giudicare noi stessi sulla base di quanto cresciamo e quanto bene facciamo al prossimo.

Se chiunque può portarti via il denaro o il potere nessuno può portarti via la moralità o annullare il tuo percorso di crescita.

Per questo è fondamentale valutare attentamente la solidità dei nostri valori, capire se si basano su qualcosa che abbiamo dentro o qualcosa che è al di fuori di noi.

Per questo, per capire noi stessi, la prima domanda da fare è.

Cosa è importante per me?

Leggi anche: Vivere all’estero ti aiuta a capire chi sei

Guarda al passato per capire chi sei

Per rispondere a questa prima domanda puoi facilmente guardare al tuo passato e alle scelte che hai fatto.

Sei andato all’università? Perché?

Hai cominciato subito a lavorare? Perché?

Ti sei fatto una famiglia? Perché?

Ognuna di queste eventualità contiene una scelta che potrebbe basarsi su un valore preciso, rispettivamente il valore della carriera, della sicurezza finanziaria e della famiglia.

Se oggi ti ritrovi a non essere soddisfatto/a della tua vita, probabilmente vuol dire che quello che per te è importante è cambiato nel tempo, o che in realtà non lo è mai stato e hai bisogno di trovare altri valori, altre priorità.

E per farlo dovrai imparare a immaginare il tuo futuro.

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Guarda al futuro per capire cosa vuoi

Nel suo libro Le 7 regole per avere successo, Stephen Covey spiega che un modo per capire chi vogliamo essere nella vita è quello di cominciare dalla fine, cioè dal nostro funerale.

Per cosa vorrai essere ricordato quando non ci sarai più?

Cosa vorresti che dicessero le persone al tuo funerale?

Immagina di essere sul letto di morte e di guardare indietro a tutto quello che hai fatto, cosa vedi? Quali risultati hai ottenuto?

Questo è un ottimo modo di valutare le azioni e le scelte che prendiamo nel presente, perché ci porta a proiettarci sulle loro conseguenze, aiutandoci a pianificare obiettivi a lungo e breve termine.

Il modo opposto, quello secondo me più sbagliato, è quello di agire così come viene, affidandosi alle reazioni impulsive, evitando di affrontare le cose difficili, facendo sempre la cosa che viene più spontanea.

Non me ne volete, ma credo che a volte la spontaneità, intesa come azione automatica, non sia del tutto utile alla felicità.

C’è chi è spontaneamente insicuro e impossibilitato a essere vulnerabile e aperto nelle relazioni.

C’è chi preferirebbe, spontaneamente, di non fare nulla tutto il giorno e oziare sul divano.

Ci sono casi in cui la spontaneità e le reazioni automatiche ci allontanano dalle cose che vorremmo.

La consapevolezza e la conoscenza di sé stessi servono proprio a evitare di sabotarci l’esistenza, a trattenere il bambino impulsivo e ignaro che è dentro di noi.

Leggi anche: Vuoi capire chi sei veramente? segui questi 7 step

Come conoscere se stessi, 20 domande

Dopo aver parlato dell’importanza di individuare i propri valori per conoscere meglio se stessi, passiamo adesso a delle domande utili a chiarirci ancora di più le idee.

Ovviamente non mi aspetto che sarai in grado di rispondere con sicurezza a tutte, ma credo che basti riflettere su di esse per far sì che un giorno arrivi la risposta vera, quella che potrebbe avere un impatto enorme sulla tua vita.

1. Cosa faresti se ti dicessero di avere a disposizione gli ultimi 10 anni di vita?

Restringere l’arco temporale dell’esistenza aiuta parecchio a dare un po’ di prospettiva.

Di solito dicono, vivi come se fosse l’ultimo giorno, ma credo che sia ormai diventato un cliché, senza menzionare che è alquanto improbabile che tu scopra di avere un solo giorno da vivere.

Invece 10 anni è il periodo perfetto, ci permette di poter vedere la fine di tutto, di dare importanza a ogni anno, ogni mese, ogni giorno.

Pensa allora che la tua vita finirà tra dieci anni, e chiediti che scelte faresti oggi se questo fosse il caso.

2. Di cosa hai paura?

Le paure sono un po’ come dei recinti che limitano la nostra libertà.

Se vuoi capire chi sei fino in fondo ti potrebbe essere d’aiuto interrogarti su quali siano le paure che hanno influenzato maggiormente la tua vita e immaginare chi saresti senza.

3. Qual’è la tua caratteristica migliore? E la peggiore?

Immagina di dover parlare di te a qualcuno che non ti conosce, cosa diresti di te?

Fa una lista dei tuoi punti di forza e dei tuoi punti deboli. E poi chiediti come puoi sfruttare i primi e migliorare i secondi.

4. Ti capita spesso di sentirti triste senza motivo?

I nostri stati d’animo sono gli indicatori più utili per capire se stiamo vivendo nel modo giusto o sbagliato.

Ci danno informazioni sul nostro Io interiore, sull’efficacia del nostro stile di vita.

Emozioni negative come la tristezza potrebbero comunicare che c’è qualcosa da cambiare, che sia questa una prospettiva, una circostanza o una relazione.

5. L’idea di 3 giorni di solitudine che effetto ti fa?

Come ti sentiresti all’idea di passare 3 giorni solo con te stesso?

Riesci a trovare cose da fare quando non c’è nessuno a farti compagnia? O ti senti a disagio e vorresti trovare delle distrazioni?

La capacità di stare bene con sé stessi comporta lo stare bene anche da soli e, di contro, non stare bene da soli potrebbe significare che non ci si conosce poi così bene, che non ci si vuole poi così bene.

6. Come sei cambiato da quando eri piccolo?

Se non è facile capire dove stiamo andando, è quantomeno fattibile capire da dove siamo venuti.

Come già detto, il passato è una fonte preziosa di informazioni su chi eravamo, chi siamo e chi potremmo essere.

7. Come ti senti quando ripensi al tuo passato?

Per quanto però ci possono essere molte informazioni nel passato bisogna stare attenti a quelle che si selezionano.

Se ripensiamo solo agli eventi negativi ci sentiremo in un modo, se ripensiamo agli eventi postivi ci sentiremo in un altro.

Non è per niente facile essere obiettivi quando si ripensa al passato, ed è pressapoco impossibile ricordare ogni singolo momento vissuto.

Prova quantomeno a non tendere troppo da una parte o dall’altra, a non concentrarti troppo sulle cose brutte.

Sono sicuro che ci sono attimi di bellezza nella vita di ognuno di noi e che bisogna imparare a riconoscerli e ricordarli.

8. Cosa è importante per te in un partner?

Le persone con cui stiamo ci rispecchiano o, quanto meno, rispecchiano una parte di noi.

Cosa cerchi tu in un partner? Che tipo di persona ti piace?

Visto che giudicare se stessi non è sempre facile, possiamo farci un’idea migliore di come siamo fatti osservando le persone con cui passiamo la maggior parte del tempo.

Leggi anche: Cos’è l’amore e quando si ama veramente

9. Come ti vedi tra 5 anni?

Abbiamo già detto che penare al proprio funerale è un trucchetto mentale che ti porta a capire cosa vuoi essere nella vita.

Analogamente puoi portare la tua immaginazione in un punto un po’ più vicino del futuro, per esempio 5 anni da adesso.

Cosa vedi? Come ti vedi? Cosa speri?

Leggi anche: Cose da sapere se si vuole avere più fiducia in se stessi

10. A parte il tempo e il denaro, cosa vuoi dalla vita?

Volere soldi o volere più tempo è comune a ogni essere umano del mondo.

Non dice nulla di noi.

Allora pensa a cosa vorresti dalla vita se il tempo e il denaro non fossero una risposta possibile, o se avessi già entrambi.

È lì che risiede la tua vera essenza, quindi pensaci bene.

11. Cosa ti rende felice?

Ripensa ai momenti più belli e felici della tua vita, cosa hanno in comune?

Quando ti sei sentito perfettamente in pace con te stesso e con il mondo?

12. In che modo potresti renderti utile agli altri?

In altre parole, quali talenti o caratteristiche hai, o potresti avere, che potrebbero portare un valore aggiunto alle vite degli altri?

Non devono essere per forza abilità spendibili nel mondo del lavoro, anche la semplice capacità di ascoltare potrebbe nascondere un’attitudine alla psicologia o al counseling.

Non sottovalutare neanche il più piccolo dei tuoi pregi.

13. Cosa cattura il tuo interesse giornalmente?

Di cosa ti piace parlare? Quand’è che senti la tua attenzione ravvivarsi?

Quali attività ti fanno sentire entusiasta e completamente coinvolto?

14. Qual’è la tua idea di successo?

Questa è la domanda che serve anche a individuare il tuo centro, il tuo valore guida.

Cosa vuol dire per te successo? Avere una famiglia? Avere una casa? Essere in buona salute?

15. Quali persone ammiri?

Chi sono i tuoi punti di riferimento? Quali caratteristiche hanno?

E se potessi prendere qualsiasi qualità da loro, quale sarebbe?

16. Cosa ti manca dalla vita? E come potresti ottenerlo?

La pienezza nella vita si raggiunge attraverso un mix di cose materiali e affettive, spirituali ed cognitive.

In quale area della vita sei maggiormente insoddisfatto? Relazioni? Lavoro? Amicizie? Divertimento?

Analizza le tue insoddisfazioni circoscrivendole a delle aree precise, cioè non farti prendere dall’idea che sia tutto negativo.

Individua una mancanza alla volta e poi chiediti cosa potresti fare per risolverla.

17. Di cosa non potresti fare a meno? Cosa è per te essenziale?

Quali sono i tuoi punti cardine, le persone di cui non potresti fare a meno, gli interessi di cui non potresti fare a meno?

Oppure, se la tua casa stesse andando a fuoco e potessi correre dentro per salvare solo 3 cose, quali salveresti?

18. Se dovessi definire te stesso in due o tre qualità, quali sceglieresti?

Cosa ti definisce maggiormente?

Forse sei curioso o altruista, forse sei una che lavora sodo o che sa trovare soluzioni ai problemi.

Scegli tra le tue qualità quella che ti rappresenta maggiormente.

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19. Sogni mai di scappare via e cambiare vita?

Cioè, ti senti mai bloccato in una vita che sembra non appartenerti?

Se ti dessero il via libera domani e ti dicessero che puoi andare dove vuoi e afre quello che vuoi senza conseguenze, cosa faresti?

20. Ti vuoi bene?

La domanda più importante.

All fine di tutto, dopo tutti i discorsi sui valori e gli interessi e quello che siamo e non siamo, la sola cosa che conta è l’amore per noi stessi.

Se no ci amiamo non avremo mai l’interesse di conoscerci, e non avremo mai l’interesse a scoprire come essere d’aiuto agli altri, come amare gli altri.

Volersi bene è la chiave.

Volersi bene è la destinazione.

Se non ti vuoi bene vuol dire sicuramente che hai fatto un errore di giudizio, perché non si può vivere con una persona che si odia ogni giorno della vita, è impossibile.

La tua vita dovrebbe allora essere incentrata alla ricerca di un motivo per amarti, e se vuoi un consiglio spassionato non dovresti mai fermati fino a quando non l’avrai trovato.

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5 commenti su “Come conoscere se stessi, 20 domande utili”

  1. Grazie della vostra condivisione di questo articolo.mi servi per la vita e come conferma che ho scelto bene la strada della mia vocazione religiosa.

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