La più grande avventura che intraprenderai nella tua vita è capire chi sei.
Sembrerà contro-intuitivo, ma molti di noi vivono le loro giornate in modo inconsapevole, perseguendo falsi ideali e falsi desideri.
Confondiamo spesso la consapevolezza per auto-indulgenza, e andiamo avanti senza fare le domande che veramente contano tipo “Chi sono veramente?” oppure “Cosa voglio dalla vita?”.
Interrogativi marzulliani a parte, capire chi sei avrà dei riscontri estremamente pratici nella tua vita.
Siamo fatti di estremi opposti
Non pensare che sia solo una questione teorica/esistenziale e neanche un a cosa egoista o narcisista.
Tutt’altro.
Perché come possiamo dare il meglio di noi in qualsiasi ambito se non sappiamo “cosa” siamo?
Come potrei mai insegnare a un figlio a realizzarsi se io stesso non sono consapevole di chi sono realmente?
La cosa più importante di tutte è riconoscere la propria vera natura in tutte le sue sfaccettature.
Ciò vuol dire accettare anche i lati più problematici, le insicurezze, i difetti. E significa anche essere vulnerabili di tanto in tanto.
Che noia sarebbe il mondo se tutti fossero sicuri di sé e impeccabili.
Prima di passare ai 7 step per capire chi sei veramente, ricorda dunque questi principi fondamentali:
Non puoi eliminare un opposto ed essere solo l’altro, non puoi liberarti di nulla che sia perfettamente naturale e umano.
Non puoi imparare ad accettarti solo quando ciò che non ti piace di te sarà scomparso.
Farai prima, molto prima, a capire perché sei arrivato a essere come sei, e poi a provare a essere la miglior versione possibile di te.
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7 step per capire chi sei
1. Trova il vero significato del tuo passato
Non puoi capire nulla del tuo presente o del tuo futuro se non conosci bene la tua storia.
Certo, sicuramente sei consapevole di dove sei cresciuto e di quello che hai fatto, ma sei sicuro di saper ricordare con obiettività gli eventi che hanno caratterizzato la tua infanzia e adolescenza?
La ricerca lo conferma: non è tanto quello che ci succede nella vita, ma il significato che gli diamo. E questo significato è essenziale al nostro benessere mentale e fisico.
Ci sono moltissime persone che, avendo avuto esperienze negative in passato, si portano ancora dietro la sofferenza e l’insicurezza che sono scaturite immediatamente dopo.
Per esempio, avere dei genitori eccessivamente rigorosi o freddi può portare le persone a essere difensive e distaccate nelle relazioni.
Possibilmente se chiedi loro perché sono così ti diranno che è carattere, o magari saranno in grado di collegare il loro atteggiamento alla dinamica familiare.
Ma la cosa più difficile da fare per loro sarà cambiare il significato di quello che è successo, perdonare sé stessi e i propri genitori, iniziare a vivere partendo da presupposti completamente diversi.
Anche questo è capire chi sei.
Il passato è passato, va ricordato ma senza rimuginare, senza illudersi che definisca il nostro presente.
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2. Differenzia il vero dal falso
Il processo di differenziazione comporta lo sviluppo di una percezione di se stessi come individui diversi e separati dagli altri.
Per trovare la nostra vera natura dobbiamo distaccarci dalle influenze più distruttive della famiglia e della società.
Gli psicologi individuano 4 step per completare questo processo:
- Liberati da pensieri dannosi e critici nei confronti di te stesso/a o di altri;
- Individua tutti quei tratti caratteriali negativi che hai assimilato dai genitori;
- Rinuncia ai meccanismi difensivi che hai sviluppato per adattarti alle condizioni familiari nell’infanzia;
- Scopri quali sono i tuoi valori invece di accettare quelli che ti sono stati impartiti crescendo, e questo ti aiuterà anche a capire cosa vuoi fare nella vita.
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3. Trova un senso
Viktor Frankl disse:
“La vita non è resa insopportabile dalle circostanze, ma soltanto dalla mancanza di senso e scopo”.
Per chi non lo sapesse, Frankl è sopravvissuto alla circostanza più orribile che si possa immaginare, vivere in un campo di concentramento nazista.
E se ci è riuscito è stato perché sentiva che la sua vita avesse un senso e una direzione che andavano al di là di quell’esperienza e che erano molto più importanti.
È il perché del vivere che conta alla fine di tutto, non il come.
Studi dimostrano che le persone più felici del mondo sono coloro che trovano un significato in quello che fanno, coloro che hanno obiettivi che vanno al di là del piacere o della ricchezza materiale.
Capire chi sei qui si ricollega alla scoperta dei tuoi valori, al senso profondo che vuoi dare alla tua presenza su questa terra.
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4. Concediti il diritto di desiderare
Non puoi scoprire chi sei se non sai cosa vuoi e dove vuoi arrivare.
Sembra facile, ma non lo è.
Volere ci fa sentire vivi e vulnerabili, ci fa pensare di non meritare l’oggetto del nostro desiderio e ci porta a cercare una sicurezza blanda, grigia, sterile.
I desideri si possono sbloccare solo se ci si convince di meritare felicità, amore e ricchezza.
Fatti questo regalo allora, datti la possibilità di pensare in grande, di non mettere il freno alle tue aspirazioni.
Chiediti cosa faresti se tutto possibile, se non ci fosse possibilità di errore.
5. Riconosci il tuo potere
Tutti hanno un potere, solo che alcuni si convincono di essere deboli e vivono in accordo con questa convinzione.
Essere potenti significa nient’altro che avere autostima, fiducia in se stessi, forza d’animo.
Significa essere persone che si assumono la responsabilità delle loro azioni e che hanno integrità morale.
Altri aspetti importanti sono:
- Saper controllare le proprie emozioni soprattutto quando distruttive;
- Saper formulare obiettivi e implementare le giuste strategie per raggiungerli;
- Essere proattivi e indipendenti invece di passivi e dipendenti;
- Costruire relazioni basate sull’egualità;
- Essere aperti a cambiare punto di vista e considerare nuove idee o opinioni.
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6. Pratica l’empatia e la gratitudine
Una parte essenziale dell’essere una persona consapevole è la capacità di provare empatia e gratitudine.
Le persone inconsapevoli tendono a biasimare gli altri per quello che non va nelle loro vite perché non riescono a vedere le loro responsabilità.
Chi ha compreso la propria natura invece non ha bisogno di paragonarsi o di prendersela con nessuno. Vive le relazioni con l’attitudine del dare e del darsi.
Dopotutto, lo stesso Gandhi diceva che “il miglior modo di capire chi si è veramente è di perdersi nel servizio degli altri”.
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7. Scegli la tua tribù
Infine, un’ultima condizione essenziale per capire chi siamo è la nostra famiglia, la nostra tribù.
Non possiamo scegliere la famiglia in cui siamo nati ma possiamo scegliere i nostri amici e i nostri sostenitori.
Mentre da bambini non abbiamo molto controllo sul nostro tempo, man mano che cresciamo acquisiamo la possibilità di scegliere chi emulare e chi frequentare.
Da adulti possiamo avere la famiglia che scegliamo, possiamo stare con persone che ci rendono felici, che ci ispirano e che ci supportano.
Questa scelta può dirottare il corso del nostro destino, o verso la direzione di una maggior consapevolezza e serenità o verso una vita piena di insoddisfazioni e falsi credi.
Perché non si può crescere nel vuoto, abbiamo sempre bisogno di qualcuno al nostro fianco.
Scegli con cautela dunque, trova la tua tribù, la tua rete di supporto alla tua crescita e scoperta personale.
LIBRO: L’uomo in cerca di senso di Viktor Frankl
Un libro che ha influenzato la vita di un numero enorme di persone, inclusa la mia.
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Nel resoconto di un esperienza traumatica come quella dei campi di concentramento nazisti, Viktor Frankl riesce a trovare e svelare, con una chiarezza che non ha precedenti il lato più nobile dell’essere umano… e facendolo ci dà la possibilità di trovare il lato migliore di noi stessi.
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