Sinceramente non credo che la positivita’ e il pensiero positivo siano molto utili se non sono accompagnati da una buona dose di consapevolezza.
Quando sento dire frasi del tipo “pensa positivo” o “sii ottimista”, da un lato apprezzo l’intenzione di voler tirar su il morale, dall’altro percepisco una forte determinazione a ignorare pensieri scomodi.
La positivita’ ha il potere di cambiare la nostra vita sì… ma solo se preceduta dalla comprensione della negatività.
Perché una volta individuata e compresa l‘origine di un turbamento viene poi più semplice cambiare prospettiva ed essere più positivi.
Da piccoli ci veniva naturale smettere di essere tristi e tornare a essere felici un attimo dopo.
A quell’età non esistono ancora dubbi esistenziali o paura del giudizio.
Hai mai visto un bambino o una bambina di 4 anni insoddisfatti di un loro disegno?
Io no.
I bambini hanno questa spontanea e meravigliosa capacità di gioire delle piccole cose, di provare entusiasmo per la vita, e non sanno proprio cosa voglia dire rovinarsi le giornate con la preoccupazione per il futuro.
Poi però crescono e le loro menti si offuscano e diventano piene di paure, insicurezze, invidie, gelosie.
E la positività che ha tanto caratterizzato la loro infanzia sbiadisce come una maglietta lavata troppe volte.
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Gli ostacoli alla positività
Da grandi la positivita’ e il pensare positivo non sono sempre facili da mantenere.
C’è pure chi è convinto che chi pensa positivo sia un ingenuo o un illuso.
Chi preferisce essere realista e convincersi che la realtà sia per forza di cose tendente al negativo.
Per questo in età adulta capita che si prendano scelte basate non su pensieri ottimisti e positivi ma sulla cauzione, che ci si preoccupi troppo di non perdere o di non sbagliare.
Quante volte poi:
- non lasciamo il nostro lavoro per perseguire i nostri sogni perché non è sicuro;
- non chiediamo alla persona che ci piace di uscire per paura di essere rifiutati;
- non facciamo nuove esperienze per paura di lasciare la nostra zona di confort.
Gli ostacoli principali a un vita positiva sono l’incapacità di credere nei sogni, la sfiducia nella nostra abilità di realizzarli, la mancanza di pazienza e resilienza.
Per questo a volte è così difficile coltivare pensieri positivi, essi comportano lo sforzo di superare questi ostacoli.
Al contrario, il cinismo e la negatività sono facilissimi da intraprendere, perché sono la soluzione più immediata e diretta.
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Le conseguenze dell’essere negativi
Quali sono però le conseguenze dell’essere negativi?
Mentre la positivita’ conduce spesso all’azione, la negatività ci porta a essere inermi, bloccati dal timore di quello che potrebbe accadere se provassimo a realizzare qualcosa di bello ma rischioso.
Alle persone negative allora non rimane altro da fare che giudicare o paragonarsi agli altri, trovando il risvolto negativo in tutto quello che vedono.
Per loro il pessimismo diventa quasi una droga di cui non possono più fare a meno, e qualsiasi sia la persona o situazione o evento che hanno davanti, sapranno solo trovare modi per screditare il suo valore.
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Sostituire i pensieri negativi con i pensieri positivi
Rimanendo sul piano dell’utilità, essere negativi serve dunque a ben poco nella vita.
Sì, ci saranno sicuramente occasioni in cui il pessimismo aiuta a evitare errori e fallimenti, ma in un certo modo non sono proprio errori e fallimenti che, alla lunga, ci aiutano a diventare chi siamo veramente?
Essere troppo condizionati dal pensiero negativo può letteralmente azzerare le possibilità per una vita felice, perché una vita felice non è qualcosa che si trova, ma qualcosa che si costruisce, provando e sbagliando.
Il modo per avvicinarsi alla positivita’ è quindi quello di prendere i pensieri negativi e sostituirli con dei pensieri positivi, ma come?
È tutta una questione di abitudine, un’abitudine che parte con l’imparare a non credere ai nostri pensieri.
Cosa vuol dire? Vuol dire che
se qualcosa ci passa per la mente, non vuol dire necessariamente che debba essere vera.
“Mettere in discussione” i propri pensieri
Siamo sicuramente abituati a mettere in discussione quello che gli altri ci dicono, ma quante volte mettiamo in discussione quello che diciamo a noi stessi?
Come regola generale io direi che bisogna sempre scrutinare attentamente i propri pensieri e le proprie convinzioni, soprattutto se sono negative.
Le convinzioni negative ci limitano, sono delle vere e proprie zavorre che ci impediscono di fare quello che vogliamo o persino di individuare cosa vogliamo.
E i pensieri negativi ci scoraggiano, ci tolgono la voglia di vivere.
Non per niente Jovanotti cantava “io penso positivo, perché son vivo, perché son vivo”.
Avere frequentemente pensieri che cominciano con una negazione, come “non riuscirò mai” o “non cambierà mai nulla” o “non sono capace”, ti toglie letteralmente la vitalità.
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Costruire la positivita’ grazie alle affermazioni positive quotidiane
Quando parlo di sostituire i pensieri negativi non voglio affermare che sia un processo immediato e neanche sempre necessario.
Come in tutte le cose, nulla di significativo accade dall’oggi al domani, e per cambiare la propria mente serve pazienza e costanza.
Per questo sono convinto che la positivita’ vada costruita in pillole, con delle azioni quotidiane che consentono di rinnovare i propri pensieri: le affermazioni positive.
Queste sono delle frasi positive che servono a iniettare fiducia nella nostra mente e che nel tempo riescono sempre a renderci più propensi ad agire.
Le affermazioni positive sono spesso incentrate su sentimenti costruttivi come la gratitudine e aiutano a ripulire la nostra mente dalle tossine dei pensieri negativi.
Non imitare la positivita’ altrui
Esistono diversi libri e siti che forniscono affermazioni già pronte da leggere e interiorizzare.
Ma personalmente non credo che il semplice ripetere a pappagallo qualcosa serva a molto.
Più incisiva è invece l’abitudine di scrivere le proprie affermazioni positive, così da metterci un po’ più di sentimento, da sentirle più vere e personali.
Ricorda che le affermazioni positive sono delle frasi il cui scopo è insegnarci a credere di più in noi stessi e nelle altre persone.
È importante che riguardino specifici aspetti della propria vita e che, oltre ad avere un messaggio positivo, siano anche formulate in positivo e mai in negativo.
Se formuliamo qualcosa in negativo come “non voglio essere povero” non facciamo altro che affermare incidentalmente che sentiamo di non avere qualcosa.
Allora è molto meglio dire “ho tutto quello che mi serve” e poi vedere qual’è la sensazione che scaturisce in noi, per attirare a noi l’abbondanza.
Ovviamente non basterà affermare qualcosa una volta per riempire la nostra vita di coraggio e autostima.
Come l’acqua scava la pietra una goccia per volta la positivita’ scava la sfiducia e l’insicurezza un’affermazione per volta.
Esempi di affermazioni positive
Voglio adesso condividere alcune delle affermazioni positive che ho scritto e riletto nel corso degli anni, e che mi hanno aiutato a cambiare la mia vita scavando la roccia del mio pessimismo.
Sono espresse con la formula Io sono, piuttosto che Io voglio, perché credo che quando diciamo di volere qualcosa ammettiamo anche a noi stessi di non averla.
Contrariamente, dire Io sono ti consente di connetterti con l’immediatezza di uno stato d’animo o di un desiderio, e favorisce l’attualizzazione dell’affermazione:
- Io sono empatia e comprensione per gli altri e per me stesso;
- Io sono creatività, idee nuove, nuove prospettive;
- Io sono autostima, fiducia in me stesso e nelle mie abilità;
- Io sono gratitudine per quello che ho, per la mia famiglia, la mia ragazza, la mia casa, il mio lavoro;
- Io sono gioia di vivere e voglia di fare;
- Io sono la libertà di perseguire le mie ambizioni senza paura;
- Io sono la forza vitale che attraverso me cerca la sua manifestazione;
- Io sono uno scopo di vita, uno scopo più grande di me e delle mie paure;
- Io sono prosperità, ricchezza di amici, di esperienze e di valori;
- Io sono opportunità lavorative;
- Io sono la persona giusta al momento giusto, la chiamata che cambia la vita e apre nuove porte;
- Io sono l’impegno e la determinazione di trovare il percorso più giusto alle mie attitudini personali;
- Io sono fede in me stesso, nell’Universo, nel mondo, nella gente, negli eventi, nel caso, nel destino;
- Io sono fede nella potenza di queste parole e nella mia abilità di cambiare la mia vita in positivo.
Queste sono affermazioni che hanno un senso per me e che ho sentito il bisogno di scrivere per controbilanciare pensieri negativi opprimenti.
Ciò non toglie che chiunque possa usare le affermazioni positive di chiunque, che chiunque è libero di renderle più specifiche o più generiche.
Non importa cosa si affermi di preciso, basta che si esprima la volontà sincera di essere più positivi, di avere più fiducia, di vedere con occhi più comprensivi le persone e noi stessi.
Come ho scritto nel mio libro Dentro la Tana del Coniglio – cosa ci rende felici, l’intenzione sincera, unita alle parole giuste, farà miracoli.
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La vita è veramente semplice: ciò che diamo ci ritorna. Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi.
Credo che ognuno; inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio.
Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro
potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni.
Nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, poiché «noi» siamo gli unici pensatori nella nostra mente.